Cosa si può fare in Campania zona arancione da domenica 6 dicembre

Redazione
Cosa si può fare in Campania zona arancione da domenica 6 dicembre

Cosa si può fare in Campania zona arancione da domenica 6 dicembre. La Campania è in zona arancione Covid a partire da domenica 6 dicembre: anche se manca ancora la firma dell’ordinanza da parte del ministro della Salute Roberto Speranza.

Poco fa è arrivata l’ufficialità su quali sono le regioni che, domenica prossima, cambieranno colore. La decisione di “promuovere” la Campania da zona rossa a zona arancione è arrivata dopo l’analisi dei dati epidemiologici della regione nelle ultime settimane.

La curva del contagio è scesa, così come è calata la pressione sugli ospedali, tanto che secondo l’Iss (l’Istituto superiore di sanità), nel periodo 23-29 novembre, la Campania è considerata a basso rischio.

Con l’istituzione della zona arancione, da domenica 6 dicembre in Campania cambieranno anche le norme anti-contagio, sia per quanto riguarda gli spostamenti che per quanto riguarda gli esercizi commerciali che potranno essere regolarmente aperti.

Zona arancione in Campania, come cambiano gli spostamenti

Come previsto dal Dpcm che suddivide le regioni italiani in zone in base al fattore di rischio, esistono differenti disposizioni tra i vari colori. In Campania zona arancione, da domenica 6 dicembre, sarà possibile muoversi all’interno del proprio Comune di residenza senza necessità dell’autocertificazione.

Resta il divieto di spostamento tra un Comune e l’altro, o tra una Regione e l’altra, senza comprovate esigenze lavorative o di salute, mentre è sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio a abitazione abituale.

Gli spostamenti devono sempre essere effettuati nel rispetto del coprifuoco vigente su tutto il territorio nazionale, che ricordiamo è in vigore dalle 22 alle 5.

Riaprono negozi al dettaglio, ancora chiusi ristoranti e bar

La zona arancione in Campania consente anche la riapertura di tutti i negozi al dettaglio; anche di quelli che mettono in vendita dunque beni considerati non di prima necessità.

Ad esempio, potranno riaprire i negozi di abbigliamento e i centri estetici, che in zona rossa erano stati chiusi. Ancora chiusi, invece, bar e ristoranti.

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