Covid-19, Aurelio De Laurentiis e la moglie sono positivi
Covid-19, Aurelio De Laurentiis e la moglie sono positivi. Aurelio De Laurentiis e la moglie sono positivi al Coronavirus. A riportare la notizia è Il Napolista e poi è arrivata la conferma ufficiale da parte della società.
Nei giorni scorsi sarebbe stata riscontrata anche la positività da parte di un altro dirigente del club azzurro.
Questo il comunicato ufficiale del Napoli sullo stato di salute del presidente.
“La SSC Napoli comunica che il Presidente Aurelio De Laurentiis è risultato positivo al Covid-19 in seguito al tampone effettuato ieri”.
Aurelio De Laurentiis è attualmente a Capri. Secondo quanto si apprende, anche la moglie Jacqueline, è risultata contagiata dal Coronavirus.
Il tampone al presidente del Napoli è fatto lo scorso martedì e nelle ultime ore avrebbe ricevuto il responso.
Le condizioni di salute di De Laurentiis sarebbero buone: solo debolezza e dolori muscolari, mentre ieri avrebbe accusato un leggero mal di stomaco.
E’ probabile che la coppia possa fare rientro a Roma per poter eseguire controlli più approfonditi presso il Policlinico Gemelli.
Ieri riunione in Lega
Il presidente del Napoli ieri ha partecipato all’assemblea di Lega Serie A. Immediatamente la Lega di A ha inviato comunicazione a tutti i presidenti e allo staff presente per avvertirli della situazione.
La voce si era già diffusa nella serata di ieri per cui uno dei 20 presidenti di serie A, riunitisi ieri a Milano per l’assemblea che ha dato via libera alla creazione di una Media Company per la vendita dei diritti tv, avrebbe contratto il Coronavirus.
“Siamo appena venuti a conoscenza di un possibile caso positivo di Sars-Cov-2 tra le persone che hanno preso parte all’assemblea”, è scritto nella comunicazione inviata ai presenti.
“Avendo rispettato tutte le misure previste per la prevenzione dei contagi, siamo fiduciosi che non ci sarà alcuna ripercussione sulla condizione di salute dei presenti.
In ogni caso, suggeriamo a tutte le persone che hanno partecipato alla riunione di attenersi a un rigoroso distanziamento sociale e di astenersi per quanto possibile dal presentarsi sui luoghi di lavoro finché l’ATS non avrà assunto le proprie determinazioni”.