Covid: 3 bimbi positivi, chiusi asilo e scuola nel Barese

Redazione
Covid: 3 bimbi positivi, chiusi asilo e scuola nel Barese
Coronavirus Covid

Covid: 3 bimbi positivi, chiusi asilo e scuola nel Barese. Per tre bambini risultati positivi al Covid da domani saranno chiusi i plessi della scuola dell’infanzia e primaria dell’Istituto comprensivo “Nicola Ronchi” di Cellamare (Bari), l’unico della città.

“A scopo precauzionale e per garantire all’intera comunità scolastica la giusta sicurezza – fa sapere il sindaco Gianluca Vurchio – il dirigente ha disposto la chiusura della scuola dell’infanzia e primaria per i prossimi giorni, al fine di consentire le operazioni di sanificazione degli ambienti”.

Anche in un altro Comune del Barese, Grumo Appula, è accertato un caso di positività al Covid in un asilo. Per questo il sindaco Michele Minenna ha disposto la chiusura fino al 23 dicembre del plesso scolastico dell’infanzia “Madonna delle Grazie”.

Covid: pediatri, in Puglia contro il covid siamo lenti

“L’accordo tra Regione Puglia e medici si è arenato perché la condizione per far partire questo meccanismo; tamponi-tracciamento-isolamento-quarantena; è legato dalla messa a punto di un super software da parte della Regione, strumento che ancora non c’è”.

Lo dice in una intervista a Radionorba Luigi Nigri, vice presidente dei pediatri italiani e presidente di quelli pugliesi; che spiega le ragioni del mancato avvio operativo di quanto previsto dall’accordo tra Regione Puglia e medici di base sulla possibilità di fare tamponi negli studi medici.

Si tratta di un programma informatico – spiega Nigri – “dove il medico si collega per richiedere il tampone; per vedere i risultati, per registrare le misure prescrittive. Se la Regione non ci consegna questo software che è il cuore di tutto l’accordo non possiamo partire.

Se continuiamo con il sistema della mail, letta non letta, con tampone dopo 10 giorni, noi siamo lenti e i risultati si vedono nei numeri dei contagiati; nei numerosi casi di disagio nel settore produttivo e negli ospedali”.

Quindi sollecitano la creazione di questo software che metterebbe certamente in condizione di operare con efficienza i medici pediatri nella lotta al contagio da coronavirus.

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