Cremona, la madre muore per un malore: il figlio non regge al dolore e si suicida

Redazione
Cremona, la madre muore per un malore: il figlio non regge al dolore e si suicida

Cremona, la madre muore per un malore: il figlio non regge al dolore e si suicida. Tragedia famigliare in provincia di Cremona: una donna e il figlio sono morti a poche ore di distanza l’una dall’altro.

Poche le informazioni dettagliate sulla vicenda, che è stata riportata dal quotidiano locale “La Provincia di Cremona”.

Tutto è avvenuto nell’abitazione in cui i due, lei 78 anni e lui 52enne, vivevano, in un paesino del Cremonese.

Stando a quanto ricostruito al momento la donna, un’insegnante in pensione molto conosciuta nella zona, sarebbe morta a causa di un malore durante il sonno.

Sembra che la donna da diverso tempo soffrisse di problemi di salute: un peggioramento improvviso avrebbe portato al suo decesso.

Ad accorgersi del corpo senza vita della 78enne sarebbe stato proprio il figlio.

L’uomo, dopo aver scoperto che la madre era morta, non avrebbe retto al dolore e si sarebbe tolto la vita. I soccorritori che sono intervenuti nell’abitazione dove madre e figlio vivevano hanno scoperto la tragedia famigliare quando era ormai troppo tardi.

Purtroppo per i due non c’era ormai più niente da fare.

La notizia ha profondamente sconvolto gli abitanti del paese in cui i due vivevano. Soprattutto perché la donna, stimata insegnante ormai da molti anni in pensione, era molto nota.

Una tragedia analoga lo scorso giugno a Vanzago

Quanto accaduto in provincia di Cremona ricorda da molto vicino un’analoga tragedia famigliare accaduta nel giugno di quest’anno a Vanzago, in provincia di Milano.

Madre e figlio, di 80 e 51 anni, sono trovati morti nella loro abitazione in via Pregnana. Secondo la ricostruzione dei carabinieri la donna sarebbe morta per cause naturali. Il figlio, probabilmente sconvolto per l’accaduto, si è suicidato sparandosi un colpo di fucile alla testa.

Tragedia a Merate, 29enne travolto da camion mentre presta soccorso.

È morto “da eroe”, come scrive il padre Gianluca sui social. Sebastiano Randone, 29 anni residente a Merate, in provincia di Lecco, è il ragazzo coinvolto nel tragico incidente di venerdì sera 23 ottobre sulla tangenziale esterna di Milano.

Sebastiano stava tornando a casa quando è coinvolto in un tamponamento. Nulla di serio. Pochi secondi dopo l’incidente però Sebastiano avrebbe deciso di scendere dalla propria auto.

Per assicurarsi che anche l’altro uomo coinvolto, l’autista di un furgone, stesse bene. È proprio mentre era in strada che un camion, che transitava proprio in quel momento sulla tangenziale, lo avrebbe travolto uccidendolo sul colpo.

Immediati i soccorsi

Sul posto sono intervenuti i paramedici del 118 e i medici dell’automedica, ma i disperati tentativi di rianimare il giovane sull’asfalto si sono rivelati inutili. L’équipe medica non ha potuto far altro che accertare il decesso. Leggi qui

Il messaggio al padre pochi minuti prima dello schianto

A Merate tutti conoscevano Sebastiano, così come a Calco, Airuno e a Cornate d’Adda in Brianza. “Vi vorrei ringraziare a tutti per aver condiviso attimi di vita di mio figlio – scrive il padre su Facebook – e di esservi stretti nel mio dolore.”

“In questo momento non so cosa dire. Non ho parole per quello che è successo. So per certo che Sebastiano è andato via da eroe”.

Proprio al padre, pochi minuti prima dell’incidente, il 29enne aveva inviato un messaggio vocale: voleva rassicurarlo che stava facendo tardi ma che andava tutto bene.

Poi il tamponamento, la decisione di andare a sincerarsi delle condizioni dell’altro automobilista e quindi la tragedia. Fonte Fanpage

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