Cuoco-ballerino si fingeva malato a lavoro per esibirsi in balli latini
Un dipendente statale è stato condannato a risarcire al ministero della Difesa quasi 13mila euro
Cuoco-ballerino si fingeva malato a lavoro per esibirsi in balli latini. Un dipendente statale è stato condannato a risarcire al ministero della Difesa quasi 13mila euro.
Un cuoco dipendente civile del ministero della Difesa è stato condannato dalla Corte dei Conti a pagare una somma di 12.878 euro per aver simulato una malattia e aver dedicato il suo tempo a insegnare ed esibirsi in balli latini.
Nonostante le sue argomentazioni sulla reale presenza di patologie, la sentenza ha considerato l’attività intensa nel nord Italia incompatibile con le sue dichiarate condizioni di salute.
Le scappatelle del cuoco-ballerino: un danno per l’immagine del ministero
Le scappatelle del cuoco-ballerino hanno causato un danno significativo all’immagine del ministero. Durante il periodo compreso tra maggio 2018 e novembre 2019, il dipendente civile del ministero della Difesa si è assentato dal lavoro fingendo una malattia, mentre in realtà si dedicava a lezioni ed esibizioni di ballo in diverse città italiane.
Questa condotta irresponsabile ha destato l’attenzione degli operatori della polizia giudiziaria che partecipavano alle sue performance in borghese.
La sua insistenza sul fatto che le patologie erano reali e che il ballo alleviava la sua condizione è stata respinta dalla Corte dei Conti, che ha considerato l’attività intensa nel nord Italia come incompatibile con le malattie dichiarate.
La condanna della Corte dei Conti: pagare per le false assenze e le remunerazioni indebite
I giudici della Corte dei Conti ligure hanno emesso una condanna nei confronti del cuoco-ballerino per il pagamento di 12.878 euro al ministero della Difesa.
La condanna si basa sulle accuse di false assenze e remunerazioni indebite. Secondo la sentenza, il dipendente civile del ministero si è assentato dal servizio fingendo una malattia, mentre si dedicava a lezioni ed esibizioni di ballo.
Nonostante la sua difesa affermasse che le patologie erano reali e che il ballo alleviasse la sua condizione, i giudici hanno stabilito che l’intensa attività nel nord Italia era incompatibile con le patologie dichiarate.
La condotta del cuoco-ballerino è stata definita “disdicevole” e “grottesca” per un dipendente pubblico.
La difesa del cuoco-ballerino
La difesa del cuoco-ballerino si basa sull’affermazione che le sue patologie erano reali e che il ballo alleviava la sua condizione. Nonostante la sentenza della Corte dei Conti abbia stabilito che l’intensa attività nel nord Italia era incompatibile con le malattie da lui dichiarate, egli persiste nella sua linea difensiva.
Tuttavia, i giudici hanno definito la sua condotta “disdicevole” e “grottesca”, sostenendo che i suoi colpi di teatro non sono consoni ad un dipendente pubblico.
Resta da vedere se la sua difesa sarà sufficiente per contrastare la condanna a pagare una somma significativa al ministero. Le scappatelle del cuoco-ballerino hanno destato indignazione e portato a una condanna da parte della Corte dei Conti.
Ma resta aperta la questione sulla veridicità delle sue patologie e sull’effettivo beneficio del ballo per il suo stato di salute. Un caso che solleva interrogativi sul confine tra realtà e finzione e sulla responsabilità dei dipendenti pubblici.