Detenuto trovato senza vita nel carcere di Prato: è giallo
Nella cella non è stato rivelato nessun indizio che possa far pensare al suicidio. L'uomo doveva essere scarcerato per fine pena il prossimo 24 febbraio
Detenuto trovato senza vita nel carcere di Prato: è giallo. Nella cella non è stato rivelato nessun indizio che possa far pensare al suicidio. L’uomo doveva essere scarcerato per fine pena il prossimo 24 febbraio.
Il 18 luglio è stato ritrovato senza vita un detenuto rumeno di 58 anni nel carcere Dogaia di Prato, nella sezione di isolamento dove stava scontando una sanzione disciplinare.
La Procura ha escluso la possibilità di suicidio, dato che nella cella non sono stati trovati strumenti sospetti. È stato disposto un esame autoptico e l’analisi delle immagini di videosorveglianza per chiarire le cause del decesso.
L’uomo, con fine pena prevista per il febbraio 2026, aveva un passato criminale rilevante e aveva preso parte a una rivolta carceraria il 5 luglio, durante la quale era stato trovato in possesso di armi rudimentali.
Situazione critica la carcere di Prato
Il Procuratore Tescaroli ha evidenziato un contesto carcerario critico caratterizzato da violenza tra detenuti, facilità di movimento anche in aree a maggiore restrizione come l’isolamento, e infiltrazione continua di oggetti illeciti, tra cui telefoni cellulari e sostanze stupefacenti come hashish.
Dal primo luglio sono stati sequestrati 44 telefoni cellulari e numerosi altri risultano ancora in possesso dei detenuti. Le indagini sono in corso sia per chiarire le cause della morte che per affrontare le gravi falle nella sicurezza della struttura.
Il caso del detenuto deceduto evidenzia problematiche significative nella gestione della sicurezza carceraria di Prato, con un ambiente segnato da violenze, infiltrazioni di oggetti proibiti e difficoltà nel controllo dei detenuti.