Domenico Vitale, 27 anni, è la terza vittima dell’incidente della Bolognetta
Il giovane è morto dopo due giorni di agonia. Era rimasto coinvolto sabato mattina nel terribile incidente sulla Palermo-Agrigento
Domenico Vitale, 27 anni, è la terza vittima dell’incidente della Bolognetta. Il giovane è morto dopo due giorni di agonia. Era rimasto coinvolto sabato mattina nel terribile incidente sulla Palermo-Agrigento.
Le speranze per Domenico Vitale, il ventisettenne coinvolto nel grave incidente del 14 dicembre sulla statale Palermo-Agrigento, si sono purtroppo spente.
Domenico, ricoverato presso l’ospedale Civico di Palermo, ha ricevuto la diagnosi di morte cerebrale dopo sei ore di osservazione nella mattinata di lunedì.
Nel frattempo, a Villafrati, in provincia di Palermo, la comunità osserva il lutto cittadino in occasione dei funerali di Ruben Saccio e Samuele Cusimano, le giovani vittime che hanno perso la vita sul colpo nello scontro tra un’auto e una cisterna.
Lutto cittadino
Altri due giovani, anch’essi a bordo della Seat Leon guidata da Saccio, rimangono ricoverati. Il sindaco di Villafrati, Franco Agnello, ha dichiarato il lutto cittadino sia ieri che oggi, esprimendo «vicinanza e cordoglio» alle famiglie colpite.
«In questi momenti di profondo dolore non esistono parole che possano consolare», ha dichiarato. «Per questo ci stringiamo tutti in un grande abbraccio alle famiglie, condividendo il loro immenso dolore e manifestando la nostra solidarietà».
Ha aggiunto che l’abbraccio sincero e commosso della comunità possa offrire un po’ di sollievo ai genitori e alle famiglie.
Le bandiere negli uffici comunali verranno esposte a mezz’asta, tutte le luminarie natalizie saranno spente, e tutti gli eventi ludico-ricreativi organizzati dal Comune o da enti pubblici e privati saranno sospesi.
È previsto anche un minuto di silenzio durante la prossima seduta del Consiglio comunale. «La notizia ha provocato un’immensa commozione e un sentimento di dolore e sgomento in tutta la cittadinanza», ha concluso il sindaco. I giovani erano ben noti nel paese, pronti a vivere il futuro con l’entusiasmo tipico della loro età.
E proprio la loro giovinezza e le tragiche circostanze della loro scomparsa rendono questo evento insopportabile per la comunità di Villafrati.