Don Carlo Occelli condannato per abusi sessuali su minore
L'ex parroco, 50 anni, ha preferito patteggiare la pena anche se "non riconosce nelle accuse che gli sono state mosse", ha dichiarato il suo avvocato
Don Carlo Occelli condannato per abusi sessuali su minore. L’ex parroco, 50 anni, ha preferito patteggiare la pena anche se “non riconosce nelle accuse che gli sono state mosse”, ha dichiarato il suo avvocato.
Il caso di Carlo Occelli, ex parroco di Cuneo noto come “don Ocio”, mette in luce la complessità e la severità della tutela legale nei confronti dei minori riguardo ai rapporti sessuali.
Occelli ha patteggiato una pena di 20 mesi per abuso sessuale su una minore consenziente, considerando il suo ruolo di educatore e la relazione iniziata quando la ragazza aveva meno di 16 anni, proseguita fino ai 18.
Cosa prevede la legge
La legge italiana stabilisce il consenso sessuale a partire dai 16 anni, punendo severamente rapporti con minori al di sotto di questa età, tranne alcune eccezioni in cui la differenza d’età è contenuta e il rapporto consenziente.
Tuttavia, la situazione cambia radicalmente quando l’adulto detiene una posizione di autorità o fiducia, come nel caso di Occelli, poiché si presume un abuso di potere che giustifica pene più severe indipendentemente dall’età del minore superiore ai 16 anni.
L’avvocato di Occelli ha sottolineato che il suo assistito non si riconosce nelle accuse, motivando il patteggiamento come scelta strategica e sofferta.
Questo episodio evidenzia l’importanza di una legislazione rigorosa che protegga i più vulnerabili, riconoscendo il potere e l’influenza che figure di autorità possono esercitare, e invita a riflettere sull’etica e responsabilità nel rapporto educativo.
È un invito a costruire ambienti sicuri e rispettosi, dove ogni giovane possa crescere libero da abusi, ispirandoci a creare un futuro migliore e più giusto per tutti.
