Donald Trump ferito ad uno orecchio: ucciso l’attentatore e un’altra persona

Contro il candidato alla Casa Binaca sono stati sparati dei colpi durante un comizio in Pennsylvania

Redazione
Donald Trump ferito ad uno orecchio: ucciso l’attentatore e un’altra persona

Donald Trump ferito ad uno orecchio: ucciso l’attentatore e un’altra persona. Contro il candidato alla Casa Binaca sono stati sparati dei colpi durante un comizio in Pennsylvania.

Durante un comizio nella città di Butler, in Pennsylvania, il candidato presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump è stato vittima di un attacco armato.

Dopo gli spari, Trump si è accovacciato a terra e successivamente è stato portato via dal palco dagli agenti della sicurezza. Si registrano due morti, tra cui l’attentatore, e un ferito grave. L’indagine è ancora in corso per stabilire le dinamiche dell’attacco.

Il momento di terrore: gli spari al candidato presidente

Hanno sparato al candidato presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump durante un comizio in Pennsylvania, precisamente nella città di Butler.

Poco dopo la mezzanotte (ora italiana) di oggi, 14 luglio, mentre negli Usa erano ancora le 18 del 13 luglio, qualcuno ha esploso dei colpi di arma da fuoco all’indirizzo di Trump.

Il candidato presidente si è portato una mano all’orecchio e, subito dopo, si è accovacciato a terra. Immediatamente sono intervenuti gli agenti della sicurezza, che lo hanno circondato. Oltre a un ferito grave, ci sarebbero due morti: uno è l’attentatore, l’altro un partecipante al comizio.

La reazione di Trump e l’intervento degli agenti di sicurezza

La reazione di Trump e l’intervento degli agenti di sicurezza sono stati rapidi e determinanti durante l’attacco. Dopo essere stato colpito all’orecchio destro, il candidato presidente si è accovacciato a terra per un minuto, mostrando segni di ferita al volto.

Tuttavia, nonostante le sue condizioni, Trump ha dimostrato resilienza e forza, alzandosi e mostrando il pugno chiuso al pubblico. Gli agenti della sicurezza sono immediatamente intervenuti, circondando il candidato presidente per proteggerlo.

Successivamente, Trump è stato portato via dal palco mentre la sicurezza allontanava tutte le persone dal luogo dichiarandolo “scena del crimine”.

La pronta risposta degli agenti di sicurezza ha contribuito a gestire la situazione in modo tempestivo e garantire la sicurezza di Trump e degli altri partecipanti al comizio.

Le prime testimonianze e l’indagine in corso

Le prime testimonianze dei partecipanti al comizio di Donald Trump a Butler sono fondamentali per l’indagine in corso sull’attacco. Alcuni presenti hanno riferito al New York Times di aver sentito gli spari continuare anche dopo che il candidato presidente si era accovacciato a terra.

Questo suggerisce la presenza di proiettili vaganti e potrebbe spiegare i feriti tra il pubblico. Inoltre, alcune persone hanno osservato gli agenti di sicurezza portare via un individuo dal lato sinistro delle gradinate, probabilmente il corpo dell’attentatore.

L’indagine si concentrerà su questi resoconti e sulla raccolta di prove per comprendere meglio le circostanze dell’attacco e identificare eventuali complici o motivazioni dietro questo atroce gesto.

L’attacco a Donald Trump durante il comizio in Pennsylvania ha scosso l’intera nazione e sollevato numerose domande sulla sicurezza dei candidati presidenziali. Mentre le indagini sono ancora in corso, è importante riflettere sul clima di tensione politica che permea il Paese e sulle misure necessarie per garantire la protezione dei leader politici.

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