Donna 31enne perde la vita precipitando in montagna

Redazione
Donna 31enne perde la vita precipitando in montagna
foto repertorio Soccorso alpino

Donna 31enne perde la vita precipitando in montagna. Tragedia sulle montagne di Cevo. Una donna di 31 anni originaria di Montichiari, in provincia di Brescia, è morta precipitando in un dirupo nella zona del Passo Ignaga in Valsaviore, a circa 2.300 metri di quota.

Il tragico e fatale incidente è avvenuto attorno a mezzogiorno di oggi sabato 13 agosto. L’escursionista era partita con un’altra persona dal rifugio Maria e Franco, diretta verso la Val Adamé.

Cosa sia successo è ancora tutto da ricostruire: da una prima ipotesi sembrerebbe che la donna abbia perso l’equilibrio precipitando nel vuoto per diversi metri.

I soccorsi hanno recuperato il corpo della donna in un dirupo

A dare subito l’allarme subito è stato l’escursionista che era con lei. Immediatamente si è attivata la centrale operativa che ha mandato sul posto l’elisoccorso di Sondrio e le squadre territoriali della V delegazione Bresciana, stazione di Media Valle Camonica, del soccorso alpino.

La donna è stata individuata in fondo ad un dirupo. Il corpo è stato recuperato dall’elicottero del Cnsas. I medici non hanno potuto far altro che accertare il decesso. L’altra persona che era con la 31enne, è stata accompagnata a valle aiutata dai soccorritori.

Discarica a Montichiari: un altro no

Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso di Padana Green srl che nel 2011 aveva chiesto alla Regione la compatibilità ambientale per realizzare una nuova discarica nell’Ate di Vighizzolo, ottenendo giudizio negativo. Il no, risalente al 2018, era stato impugnato dalla società che si era rivolta al Tar.

Il Consiglio di Stato si è pronunciato pubblicando  la sentenza pochi giorni fa. La decisione era attesa anche perché l’originaria istanza di compatibilità ambientale per la discarica era stata avanzata prima dell’istituzione del fattore di pressione. Quella norma che, fino ad ora, ha tutelato Montichiari dall’arrivo di nuove discariche.

Nella sentenza del Consiglio di Stato i giudici scrivono che «il nuovo criterio localizzativo denominato fattore di pressione non è stato applicato al caso di specie come causa automaticamente escludente.

Ma è stato comunque correttamente tenuto in considerazione dall’Amministrazione regionale nel complessivo giudizio di compatibilità ambientale, in ossequio al principio euro-unitario di precauzione in materia ambientale», si legge limitatamente ai punti che affrontano il fattore di pressione.

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