Donna uccisa a coltellate sul balcone casa: arrestato compagno

Redazione
Donna uccisa a coltellate sul balcone casa: arrestato compagno

Donna uccisa a coltellate sul balcone casa: arrestato compagno. Una donna di 43 anni è stata uccisa in casa dal suo compagno, un uomo di 68 anni. Il femminicidio è avvenuto sul balcone del loro appartamento, al quinto piano di una palazzina in via Federico Guarducci, zona viale Marconi.

La vittima è originaria della Colombia, come il suo compagno. Stando a quanto si apprende, sono alcuni passanti a lanciare l’allarme. Hanno detto di aver sentito la donna gridare, di averla vista uscire sul balcone sporca di sangue.

Là è stata seguita dall’uomo, che con forza l’ha riportata in casa. Poi ancora urla. Quando gli agenti sono arrivati sul posto, la 43enne era già morta in una pozza di sangue.

Il 68enne ha confessato subito e ha detto di averla colpita al ventre con un coltello da cucina. Sulla vicenda indagano gli investigatori del commissariato San Paolo.

Inutile, purtroppo, l’intervento del personale sanitario del 118, che non ha potuto fare nulla per salare la vita alla donna. Il compagno è arrestato e dovrà rispondere dell’accusa di omicidio.

Immigrazione clandestina, 17 denunciati a Civitavecchia

La polizia ha denunciato 17 persone originarie del Marocco e dell’Egitto, di età compresa tra i 20 e i 40 anni, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, falsità ideologica e falsità materiale.

Tra gli indagati i due organizzatori, un 35enne di nazionalità marocchina ed un 30enne egiziano, affittuari di un appartamento nel comune di Cerveteri e in località Marina di Cerveteri.

In cambio di denaro e all’insaputa dell’ignaro proprietario degli immobili, facevano risultare residenti presso la propria abitazione i connazionali per il tempo necessario al rilascio dei certificati da presentare per ottenere il permesso di soggiorno.

False dichiarazioni

Tra le accuse nei loro confronti anche quella di aver falsificato le “Dichiarazioni di aggregazione al nucleo familiare esistente”, tutte redatte, senza alcun titolo, da uno degli indagati, e le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà compilate a nome dell’ignaro locatore.

L’indagine è partita dalla comunicazione effettuata dalla Polizia Locale del comune di Cerveteri. Ha inoltrato agli investigatori del commissariato Civitavecchia, diretto da Paolo Guiso, la documentazione relativa alla locazione dei due appartamenti.

Condotti dallo stesso inquilino, all’interno dei quali transitavano numerosi cittadini marocchini ed egiziani che permanevano mediamente 2 mesi prima di richiedere la cancellazione anagrafica.

Durante gli accertamenti, durati parecchi mesi, i poliziotti hanno rintracciato gli stranieri coinvolti nella vicenda. Hanno dichiarato di aver usufruito del “servizio” pagando ai due uomini, conosciuti casualmente, una somma di denaro per il tempo che erano ospitati presso le due abitazioni.

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