Dopo l’ennesima lite, spara al marito e lo ammazza

Redazione
Dopo l’ennesima lite, spara al marito e lo ammazza

Dopo l’ennesima lite, spara al marito e lo ammazza. Tragedia familiare all’interno di una coppia ultraottantenne. Al culmine di una lite lei ha sparato all’anziano marito, colpendolo alla schiena, ferendolo mortalmente.

È accaduto stamane a Forlì attorno alle 12.30 in un appartamento. Lui, Mauro Mazzotti, 84 anni ex vigile urbano, lei Bianca Maria Albonetti, 81 anni con problemi di deambulazione e anche psicologici.

E’ stata portata subito in questura, dove è sentita dal magistrato di turno per chiarire quanto accaduto. Lui in una prima fase era trasportato d’urgenza all’ospedale di Forlì dove poi, purtroppo, è morto nel pomeriggio.

A dare l’allarme alcuni vicini che, dopo aver sentito un colpo di arma da fuoco e la donna urlare, hanno chiamato la polizia. Sempre secondo i vicini non erano rari i litigi della coppia.

Lei sottoposta a stub per verificare la presenza di polvere da sparo sulle mani, avrebbe impugnato una pistola calibro 22 per poi sparare al marito al quale è attribuita la proprietà dell’arma e di altre trovate in casa, a causa della sua passione per la caccia.

Albonetti dovrà rispondere di omicidio, in questura dove attualmente si trova. Non ha risposto, d’intesa con il difensore, alle domande degli investigatori.

Resta da chiarire, viste le problematiche fisico-mentali dell’81enne, a quale struttura affidarla o se saranno i famigliari a prendersene carico.

Vaccini: caso in Romagna, no da metà operatori casa protetta

Metà dei dipendenti della Casa protetta per anziani Camilla Spighi di Bagno di Romagna, nel Cesenate, ha espresso la volontà di non sottoporsi al vaccino contro il coronavirus.

Il sindaco del comune romagnolo, Marco Baccini, ha detto che si tratta di 20 membri del personale di diverse mansioni, non solo infermieri, su un totale di 38 dipendenti.

Nella giornata di oggi il primo cittadino ha inviato una lettera alla struttura comunale “con la quale li ho richiamati alla responsabilità”, ha detto Baccini.
I dipendenti hanno ora come termine l’11 gennaio per far sapere chi si vuole vaccinare e chi no.

“Poi prenderemo le dovute azioni, tra le quali non escludo che vi possa essere il licenziamento”, ha precisato il sindaco. “Mi metto nei panni dei familiari di quegli anziani, penso ci sia preoccupazione”, ha aggiunto.

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