Dormire meglio in autunno: 5 abitudini semplici che migliorano il sonno e riducono lo stress
Con l’arrivo dell’autunno le ore di luce diminuiscono e il sonno peggiora. I consigli dei neurologi per riposare bene senza farmaci.
L’autunno porta con sé cambi di orari, più umidità e meno ore di luce: fattori che influenzano il nostro ritmo biologico e peggiorano la qualità del sonno. Gli esperti spiegano come 5 semplici abitudini possano ridurre insonnia e stress, soprattutto negli over60.
Perché in autunno si dorme peggio
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, circa il 30% degli italiani soffre di disturbi del sonno e i problemi aumentano con l’arrivo dell’autunno. Il motivo principale è la riduzione della luce solare: la melatonina, l’ormone che regola il ritmo circadiano, tende a prodursi in maniera irregolare.
Il neurologo Liborio Parrino (Università di Parma) sottolinea che la qualità del sonno peggiora soprattutto nelle persone anziane e in chi vive già condizioni di stress o patologie croniche.
1. Esporsi alla luce naturale ogni giorno
Anche quando il cielo è nuvoloso, camminare all’aperto nelle ore centrali della giornata aiuta il corpo a regolare i ritmi circadiani. Studi del Journal of Sleep Research mostrano che 30 minuti di esposizione quotidiana alla luce naturale migliorano la qualità del sonno del 15%.
2. Creare una routine serale costante
Andare a dormire e svegliarsi sempre alla stessa ora, anche nel weekend, riduce i risvegli notturni. Piccoli rituali – leggere un libro, ascoltare musica rilassante – segnalano al cervello che è il momento di rallentare.
3. Limitare schermi e dispositivi elettronici dopo cena
La luce blu di smartphone e tablet inibisce la produzione di melatonina. Secondo l’American Academy of Sleep Medicine, chi usa dispositivi a letto ha un rischio doppio di insonnia rispetto a chi li spegne almeno un’ora prima di dormire.
4. Curare alimentazione e idratazione
Cene leggere, pochi zuccheri e caffeina evitano risvegli notturni. Alcuni alimenti come noci, kiwi e latte contengono sostanze che favoriscono la produzione di melatonina e serotonina.
Uno studio dell’Università di Napoli ha rilevato che una dieta equilibrata riduce i risvegli notturni del 25%.
5. Fare movimento regolare
Attività fisica moderata (camminata, ginnastica dolce, yoga) stimola il rilascio di endorfine e favorisce il sonno profondo. Importante non allenarsi subito prima di andare a letto, per non aumentare l’attivazione del sistema nervoso.
Quando rivolgersi a un medico
Se i disturbi persistono per più di 3 settimane, è importante consultare un centro del sonno o il medico di base. L’uso di sonniferi senza prescrizione può peggiorare i problemi a lungo termine.
Secondo l’OMS, i disturbi cronici del sonno aumentano il rischio di ipertensione, diabete e depressione.