Droga: spaccia a minorenni davanti cimitero, arrestato

Redazione
Droga: spaccia a minorenni davanti cimitero, arrestato

Droga: spaccia a minorenni davanti cimitero, arrestato. Un ventenne, trovato mentre spacciava droga a minorenni nello spiazzo antistante il cimitero di Mascalucia, è stato arrestato da carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Gravina di Catania.

Il giovane è sorpreso mentre, a bordo della sua automobile, stava cedendo delle dosi di marijuana a un 17enne e un 15enne. Durante una successiva perquisizione militari dell’Arma hanno sequestrato altri circa 40 grammi della stessa droga.

Era già suddivisa in dosi, che il 20enne aveva nascosto negli slip che indossava. La sostanza stupefacente è sequestrata, mentre l’arrestato, in attesa della direttissima, è posto ai domiciliari.

Natale: Gdf Catania sequestra 1,8 mln luminarie non sicure

Militari del comando provinciale della Guardia di finanza di Catania, nell’ambito di controlli sulla sicurezza dei prodotti in vendita, hanno sequestrato in un esercizio commerciale di Misterbianco un milione e 779 mila luminarie natalizie non sicure.

In un negozio all’ingrosso gestito da un cinese investigatori delle Fiamme gialle hanno trovato 7.087 confezioni di addobbi luminosi privi delle certificazioni di legge.

Non erano sottoposti ai rigorosi controlli per garantire un sicuro utilizzo da parte degli acquirenti, facendogli correre il rischio di incorrere in pericolosi incidenti.

Al gestore dell’attività commerciale è contestata l’inosservanza degli obblighi previsti dal Codice del Consumo; ed è anche segnalato alla locale Camera di Commercio per le relative sanzioni amministrative.

Riciclaggio: Procura Messina indaga 17 persone e banca

La Guardia di finanza su disposizione della Procura di Messina sta eseguendo un decreto di perquisizione nei confronti di 17 persone, indagate, a vario titolo.

I reati contestati sono per associazione per delinquere, trasferimento fraudolento di valori riciclaggio, autoriciclaggio e sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte. Indagata, come persona giuridica, anche la Banca di Credito Peloritano Spa di Messina.

Nei confronti dell’istituto di credito sono ipotizzati i reati di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita e autoriciclaggio.

L’attività di polizia giudiziaria in corso, spiega la Procura di Messina, si è resa necessaria per “acquisire agli atti del fascicolo elementi fondamentali per la cristallizzazione delle eventuali responsabilità penali ipotizzate nei confronti degli indagati”.

Militari del nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Messina stanno sequestrando documentazione cartacea, informatica e digitale, per “assicurare fonti di prova alla giustizia e ricostruire puntualmente la fitta rete di relazioni esistente tra gli indagati”.

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