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È giusto riscrivere l’opera di un autore per renderla inclusiva?

Pubblicato il 23 Febbraio 2023 - 9:30

È giusto riscrivere l’opera di un autore per renderla inclusiva?

È giusto riscrivere l’opera di un autore per renderla inclusiva? È giusto riscrivere un autore per renderlo inclusivo? Le nuove edizioni delle opere dell’autore britannico Roald Dahl sono state modificate per rimuovere parole che potrebbero essere ritenute offensive per alcuni lettori. Questa è la mossa attuata dalla società del defunto scrittore.

La nascita della polemica

 Il caso è scoppiato quando la testata giornalistica inglese The Telegraph si è accorta che molte parole ed espressioni erano cambiate, modificate o cancellate nei libri del celebre scrittore.

Rimossi quindi i riferimenti considerati denigratori verso l’aspetto fisico, al genere, all’etnia, grazie all’aiuto di un’agenzia che si occupa di inclusività nei libri per bambini.

Le modifiche

 Roald Dahl ha scritto libri come Charlie e la fabbrica di cioccolato, Matilda, James e la pesca gigante e Fantastic Mr. Fox. L’editore dei libri di Dahl, Puffin, ha apportato centinaia di modifiche ai testi originali dei famosi libri per bambini dell’autore.

Il personaggio Augustus Gloop in Charlie e la fabbrica di cioccolato non è più chiamato “grasso”. Invece è descritto come “enorme”. Invece di essere chiamati “nani”, gli Oompa-Loompa ora sono “persone di bassa statura”.

La protagonista di Matilda non legge più Kiplin, i cui libri sono oggi ritenuti influenzati dalla mentalità coloniale, ma Jane Austin.

Il cambio di testo

 Inoltre, le modifiche a questi libri includono l’aggiunta di un linguaggio non originariamente scritto da Roald Dahl. Alcune modifiche stravolgono completamente il testo originario. Mentre nel suo libro del 1983 The Witches (Le Streghe), Dahl scrive.

“Non dire stupidaggini. Non puoi tirare i capelli a tutte le donne che incontri, anche se portano i guanti. Provaci e vedrai.” Per far capire ai bimbi come non ci sia nulla di strano nell’indossare parrucche, nella nuova edizione troviamo.

“Non dire stupidaggini. Ci sono molti altri motivi per cui le donne potrebbero indossare parrucche e certamente non c’è niente di sbagliato in questo”.

 Le opinioni della casa editrice

The Roald Dahl Story Company ha dichiarato all’Associated Press di aver collaborato con Puffin per rivedere i libri per il desiderio di garantire che “le meravigliose storie e i personaggi di Dahl continuino ad essere apprezzate da tutti i bambini di oggi“.

La società ha quindi affermato di aver collaborato con Inclusive Minds per le modifiche che sono state “piccole e ponderate con attenzione”. I cambiamenti, però, hanno attirato critiche da gruppi di lettori e scrittori.

Le prime critiche

 Suzanne Nossel, CEO del gruppo di difesa della libertà di espressione PEN America, ha definito i cambiamenti allarmanti: “Tra feroci battaglie contro i divieti di libri e le restrizioni su ciò che può essere insegnato e letto, l’editing selettivo per rendere le opere letterarie conformi a particolari sensibilità potrebbe rappresentare una nuova arma pericolosa“, ha twittato Nossel.

Coloro che potrebbero incoraggiare modifiche specifiche al lavoro di Dahl dovrebbero considerare come il potere di riscrivere i libri potrebbe essere usato nelle mani di coloro che non condividono i loro valori e sensibilità“.

Anche il famoso autore Salman Rushdie è intervenuto, definendo i cambiamenti censura. Rushdie è noto per essere un bersaglio a causa del proprio lavoro.

Ha trascorso anni nascosto dopo che l’ayatollah iraniano Ruhollah Khomeini ha chiesto la sua morte dopo aver pubblicato il suo romanzo “I versi satanici”, che alcuni musulmani considerano blasfemo. Rushdie è stato accoltellato ad agosto e ha perso la vista da un occhio e ha danni ai nervi.

Il contesto dell’autore

Roald Dahl. è morto nel 1990 all’età di 74 anni dopo aver scritto libri e storie per bambini che sono stati tradotti in 68 lingue. Alcuni dei suoi libri sono diventati anche film classici.

Il suo libro Matilda è recentemente trasformato in un film musicale per Netflix e presentato in anteprima lo scorso anno. Anche dalla sua opera Le Streghe è stato tratto un film che ha tra i protagonisti l’attrice premio oscar Anne Hathaway.

Sebbene il suo lavoro sia elogiato da molti, Dahl è anche una figura controversa per i commenti antisemiti che ha fatto nel corso della sua vita. Commenti di cui la Ronald Dahl Story Company si è scusata nel 2020.

Il riadattamento per Netflix

 Secondo la legge si tende sempre a impedire l’alterazione di un testo considerando i diritti morali di un’opera facenti capo al suo solo autore e rendendoli inalienabili. Fra questi diritti morali inalienabili che fanno capo all’autore c’è il diritto all’integrità dell’opera. Non è possibile quindi alterare e stravolgere un testo.

Cosa accade però quando, come nel caso di Roald Dahl, i diritti d’autore sono stati ceduti a una holding multinazionale? La legge anglosassone non lega inscindibilmente i diritti morali sull’opera alla personalità dell’autore.

Anche questi possono essere dunque trasferiti e contrattati, ed è quello che è evidentemente accaduto fra la Roald Dahl Story Company di Netflix e la casa editrice che sta riscrivendo i suoi libri. Netflix infatti dovrebbe uscire prossimamente con altri adattamenti animati dei libri di Dahl.

Censura o solo un adattamento alle nuove sensibilità?

È giusto quindi riadattare, riscrivere dei testi di oltre quarant’anni fa per renderli adatti al pubblico di oggi o dovremmo tener conto del periodo storico in cui Dahl si trovava? Per ora le modifiche sono presenti solo nelle edizioni britanniche e chissà se saranno applicate a tutte le nuove riedizioni internazionali.

Paola De Palma


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