Eleonora Giorgi su Ciavarro: “ci sentiamo pochissimo…”

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Eleonora Giorgi su Ciavarro: “ci sentiamo pochissimo…”

Eleonora Giorgi su Ciavarro: “ci sentiamo pochissimo…”. Eleonora Giorgi in una lunga intervista a La Repubblica ha ripercorso i momenti salienti della sua vita, dalle storie amorose ai successi cinematografici. “Il film in cui mi sono piaciuta di più? Borotalco, grazie alla fiducia di Carlo Verdone, un coetaneo. Mi sentivo sicura di me, ho dato tutto al personaggio, persino le mie scarpine turchesi”.

Eleonora Giorgi e il matrimonio con Ciavarro

L’attrice agli inizi del successo ha dovuto fare i conti con una drammatica perdita, la morte dell’allora fidanzato Alessandro Momo. Attore di “Malizia” e “Profumo di donna”, che morì a 22 anni in un incidente stradale. Dopo un periodo di crisi, per la Giorgi arrivò Angelo Rizzoli, che sposò nel ’79 e dal quale è nato il primo figlio, Andrea.

“La morte di Alessandro, la solitudine, è troppo. Ma entra nella mia vita Angelo Rizzoli, un angelo per davvero. Aveva anche profondi problemi. Ma siamo stati felici. La grande crisi è il risveglio con la Finanza in camera da letto. E quel che mi hanno fatto dopo. Io sono una donna fiera, umile ma fiera. Non voglio il ritratto di una persona che ha subito torti gravi”.

Nel 1984  si separò da Rizzoli, travolto dallo scandalo P2, poi arrivò per Eleonora Giorgi, Massimo Ciavarro, conosciuto sul set di Sapore di mare, e con lui diede vita al secondo figlio, Paolo Ciavarro. “Dopo dieci anni è mancato il romanticismo.

Aprimmo una casa di produzione, andata male. Lui mi odia per questo, perché effettivamente non era più il tempo dell’artigianato artistico. E poi è sparito di punto in bianco, per sempre, dalla mia vita. Lo vedo ogni tanto perché è nonno, ci sentiamo pochissimo. È la sua natura, è tenebrosissimo“.

“Una 60enne non è una merce sul mercato dell’amore”

Oggi Eleonora Giorgi è single, ha raccontato, per via della sua età. “Non ho un compagno. Anche perché secondo me, nonostante stia tutto cambiando molto velocemente, esiste una figura discriminata e non prevista del decreto Zan, che è la donna sopra i 60 anni. Una sessantenne non è una merce sul mercato dell’amore. Ci avete allungato la vita ma dobbiamo fare trent’anni da vedove” ha commentato prima di confessare di “aver reagito” a questi pregiudizi.

“Voglio tornare protagonista e durante la pandemia ho scritto un film e ora sto anche scrivendo il libro. Si chiama Lockdown love story, storia d’amore tra una ultrasessantenne e un musicista venticinquenne. Il mio film è un risarcimento per me e le coetanee esodate dall’amore.

Tanti progetti, quindi. Ma anche la netta consapevolezza, adesso che si è così accorciata la dimensione davanti, che fatto salvo il rapporto coi figli e col mio nipotino, per quello che ho avuto io, potrei anche uscire di scena adesso“. Le parole riportate da HuffingtonPost.it.

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