Elezioni europee 2024, i fuorisede riusciranno a votare

Le elezioni europee del 2024 rappresentano un'importante occasione per gli studenti fuorisede

Redazione
Elezioni europee 2024, i fuorisede riusciranno a votare

Elezioni europee 2024, i fuorisede riusciranno a votare. Le elezioni europee del 2024 rappresentano un’importante occasione per gli studenti fuorisede, che potranno finalmente votare senza essere obbligati a fare lunghi viaggi per tornare nel proprio comune di residenza.

Grazie a una misura sperimentale, introdotta da un emendamento approvato dalla commissione Affari Costituzionali del Senato, gli studenti fuorisede potranno esercitare il loro diritto di voto in modo più agevole.

 La novità per gli studenti fuorisede

L’emendamento, che attende ancora il voto finale in aula sia al Senato sia alla Camera, prevede che gli studenti fuorisede possano votare alle elezioni europee del 2024 senza dover fare il lungo viaggio per tornare nel proprio comune di residenza.

Questa misura è stata introdotta per incentivare la partecipazione al voto degli studenti che si sono trasferiti lontano dalla loro città di origine per motivi di studio.

Secondo i dati pubblicati in un Libro bianco sull’astensionismo commissionato dal Ministro dei Rapporti con il Parlamento, gli studenti fuorisede in Italia sono circa 591mila.

La maggior parte di loro si è trasferita a più di quattro ore di distanza dal proprio comune di residenza. Insieme ai lavoratori fuorisede, che ammontano a circa 4,3 milioni, si tratta di un numero considerevole di persone che potranno beneficiare di questa nuova possibilità di voto.

Come funziona la nuova regola

La nuova regola, valida solo per le elezioni europee del 2024, prevede alcune modalità di voto differenti per gli studenti fuorisede che hanno cambiato regione.

Almeno 35 giorni prima del voto, gli interessati dovranno presentare una richiesta al proprio comune di residenza, allegando un documento d’identità, la tessera elettorale e i documenti di iscrizione all’università o al centro di formazione frequentato.

Se gli studenti si sono trasferiti in una regione diversa ma nella stessa circoscrizione elettorale, potranno votare nel comune in cui attualmente risiedono.

Ad esempio, se una persona è originaria di Genova ma si è iscritta all’università di Pavia, potrà votare a Pavia, in quanto entrambe le città rientrano nella circoscrizione nord-occidentale.

Nel caso in cui gli studenti si siano spostati al di fuori della propria circoscrizione, potranno votare nel capoluogo della regione in cui risiedono attualmente.

Per agevolare ulteriormente il voto degli studenti fuorisede, verranno istituite apposite sezioni elettorali ad hoc in ogni capoluogo di regione, con almeno una sezione ogni ottocento elettori.

Limiti della misura

È importante sottolineare che questa nuova regola vale solo per le elezioni europee del 2024 e non si applica ad altre elezioni, come ad esempio le elezioni amministrative. Pertanto, se gli studenti desiderano votare anche per il sindaco del proprio comune, dovranno comunque affrontare il viaggio per recarsi nel luogo di residenza.

Inoltre, è fondamentale ricordare che l’emendamento deve ancora essere approvato definitivamente sia al Senato sia alla Camera. Tuttavia, considerando il supporto unanime dei partiti politici, è probabile che la nuova regola venga confermata e possa essere applicata alle elezioni europee del 2024.

Le elezioni europee del 2024

Le elezioni per il rinnovo dei membri del Parlamento europeo si terranno dal 6 al 9 giugno 2024. In Italia, il voto è previsto per il sabato 8 e la domenica 9 giugno. Durante queste elezioni, i cittadini europei avranno la possibilità di eleggere i propri rappresentanti direttamente e ogni cinque anni.

In totale, saranno eletti 750 europarlamentari, con l’Italia che ne nomina 76. Ciascun candidato si presenterà con il proprio partito nazionale, e una volta eletti, di norma si uniranno a un gruppo politico transnazionale.

I principali gruppi politici presenti nel Parlamento europeo sono il Partito popolare europeo, di orientamento conservatore e moderato, e l’Alleanza progressista dei socialisti e democratici (S&D;), di centrosinistra.

Un passo in avanti verso i giovani

L’introduzione di questa misura sperimentale rappresenta un passo importante verso i giovani e la loro partecipazione alla politica. Ciò contribuirà a garantire una rappresentanza più ampia e diversificata nel Parlamento europeo.

È fondamentale che il voto sia accessibile a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro posizione geografica e si spera che questa sia la prima di tante misure volte a facilitare le votazioni.

Paola De Palma

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