Ema Stokholma: “Da quel ponte mia madre mi disse di buttarmi”

Redazione
Ema Stokholma: “Da quel ponte mia madre mi disse di buttarmi”
Ema Stokholma

Ema Stokholma è tornata a Romans-sur-Isère, in Francia. Un viaggio che ha richiesto grande coraggio, perché rischiava di riaprire le ferite della sua difficile infanzia. Su Instagram, la conduttrice radiofonica e televisiva, ha raccontato le sensazioni provate nel tornare a casa.

Ema Stokholma torna nei luoghi della sua difficile infanzia

Ema Stokholma, su Instagram, ha raccontato cosa ha provato nel tornare alla sua città natale dopo tanti anni. La conduttrice radiofonica ha fatto sapere di essersi trattenuta per meno di mezz’ora: “Ho corso. In 20 minuti avevamo già visto tutto. Chiusa la pratica. 30 anni che aspettavo questo momento e in manco mezz’ora finiamo tutto e non se ne parla piu.

Non ci ero tornata più a Romans sur Isère. Che ca**o ci tornavo a fare in quel posto dove ero nata, cresciuta, dove ero quasi morta?”. Così, ha riportato alla mente i ricordi perlopiù spiacevoli che lega a quel luogo: “Quasi 30 anni fa in una peugeot 106, insieme a mia madre e mio fratello, cercavamo una nuova vita.

Pochi anni dopo quella partenza scappavo di casa per non tornarci mai più. Scegliendo l’Italia come un pomodoro sceglie lo spaghetto, perché questa nuova vita non l’avevo trovata io. E la violenza degli anni passati non era rimasta in quella cittadina del sud della Francia ma era salita con noi sulla peugeot e se fosse stata una citroën sarebbe stato lo stesso”.

Ema ha affrontato i fantasmi del suo passato

Così, rispettando i suoi tempi, Ema Stokholma ha affrontato i fantasmi del suo passato, dimostrando grande coraggio. “Trent’anni dopo sono in quelle strade e sto correndo come quando non mangi da troppe ore e ti ingozzi, ma non senti i sapori, ti riempi e basta.

Ho troppa fame e ho desiderato questo pasto da talmente tanto tempo che ora non mi rendo neanche conto che sono già alla scarpetta. Sto correndo per le stesse strade dove correva mio fratello, anche se a me diceva che camminava veloce ma io avevo il fiatone per seguirlo”.

Poi, uno dei ricordi più dolorosi che Ema Stokholma ha condiviso con il fidanzato Angelo Madonia. Sempre al suo fianco: “Da quel ponte mia madre mi disse di buttarmi, oggi non so perché istintivamente ci ho sputato nell’acqua. Davanti a Angelo Madonia che mi guardava incredulo. Strano come i ricordi siano selettivi. Immagini quotidiane ma insignificanti ti si imprimono in un angolo della testa o della pancia e non sai perché”.

Infine, un’ultima occhiata a quella che un tempo era la sua casa: “Oggi è vuota, in affitto, era vuota pure quando ci stavamo noi dentro. Sono stata dove da bambina non pensavo di avere un oggi, insieme a Angelo e Jordan. Come per dire guarda che sei viva e stai alla grande, guarda che stringerai i denti e diventerai sensibile. La verità? Ho vomitato tutta la notte“.

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