Emendamento, stop alle bollette pazze, in arrivo rimborsi e bonus

Redazione
Emendamento, stop alle bollette pazze, in arrivo rimborsi e bonus
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Emendamento, stop alle bollette pazze, in arrivo rimborsi e bonus. Rimborsi in arrivo contro le bollette pazze. È quanto deciso dalla commissione di Bilancio del Senato. Commissione che ha approvato un emendamento alla Manovra per obbligare i gestori dei servizi di telefonia, energia elettrica gas, acqua e internet a restituire i pagamenti non dovuti, con gli interessi.

Cosa prevede l’emendamento

L’emendamento prevede che i gestori dei servizi trasmettano chiaramente agli utenti le comunicazioni di mancato pagamento e diano un preavviso circa l’eventuale sospensione del servizio. Il tutto “in modo chiaro e dettagliato”. In più, in caso di emissione di bollette illegittime, “l’utente ha il diritto di ottenere, oltre al rimborso delle somme eventualmente versate, anche il pagamento di una penale pari al 10% dell’ammontare contestato e non dovuto e, comunque, per un importo non inferiore a 100 euro”.

Luca Ciriani

Il capogruppo di Fratelli d’Italia in Senato, Luca Ciriani, si è detto soddisfatto dell’approvazione all’unanimità dell’emendamento di FdI sulle bollette pazze. Si tratta di un emendamento “che avvia una rivoluzione a favore dei consumatori attraverso una sorta di meccanismo di responsabilizzazione dei gestori. Meccanismo che ci auguriamo crei un forte disincentivo ad una pratica troppo diffusa. Cioè alla richiesta di importi non dovuti da parte dei gestori di servizi pubblici essenziali”.

Aumento dei poteri della Consob

Ma quella contro le bollette pazze non è l’unica misura approvata dalla commissione Bilancio. Il Senato, infatti, ha dato l’ok anche per aumentare i poteri della Consob. La quale agisce contro le truffe online, permettendo di oscurare alcuni siti illegali. Ulteriori risorse anche per combattere la violenza sessuale e di genere e per alzare al 40% le quote rosa negli organi di controllo delle società. Via libera anche alle campagne di promozione per i prodotti made in Italy e risorse destinate alla promozione della lingua e della cultura italiana all’estero.

Cedolare secca

Salta invece la proroga per la cedolare al 21% su affitti e immobili commerciali. Ieri, infatti, la commissione ha bocciato gli emendamenti sul tema. Approvato anche l’emendamento che prevede il taglio ai sussidi dannosi per l’ambiente e l’istituzione di una commissione che studi le proposte per la transizione ecologica: entro il 31 ottobre 2020 dovrebbe essere presentata la proposta per la revisione del sistema di esenzione. Fonte Il Giornale

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