Emilio Petrone, 61 anni, salernitano, morto in incidente stradale
L'uomo è stato amministratore delegato di Sisal e Mooney. Fatale gli è stato lo scontro con il guardrail in Autostrada A15
Emilio Petrone, 61 anni, salernitano, morto in incidente stradale. L’uomo è stato amministratore delegato di Sisal e Mooney. Fatale gli è stato lo scontro con il guardrail in Autostrada A15.
Sarebbe Emilio Petrone, 61 anni, manager ed ex amministratore delegato di Sisal e anche di Mooney, la vittima dell’incidente stradale che si è verificato ieri sull’autostrada A15, nel tratto Pontremoli-Berceto, intorno alle 15.00.
Per cause ancora in corso di accertamento, Petrone, originario di Salerno e residente a Milano, avrebbe perso il controllo della sua vettura che si è schiantata contro il guardrail.
Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, al volante di un’auto di grossa cilindrata, ha improvvisamente impattato il veicolo contro il guardrail.
L’impatto violento ha costretto la chiusura temporanea del tratto stradale interessato, in particolare l’autostrada della Cisa, tra i caselli di Pontremoli e Berceto. Il personale di soccorso giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 61enne.
Chi era Emilio Petrone
Emilio Petrone era originario di Salerno ma risiedeva a Milano. La sua carriera come manager è stata costellata di grandi successi: con lui alla guida, Sisal raddoppiò il fatturato.
A cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, il giovane Petrone entra in Ferrero. Poi tra il ’92 e il ’93 è la volta di Unilever. Da lì, come si legge nel suo curriculum, passa a Sara Lee.
Nell’azienda statunitense di dessert in sette anni fa la scalata: dal ruolo di group product manager a direttore generale, passando per la direzione del marketing e della ricerca sviluppo.
Il passo seguente è la Mattel Corporation. Nell’azienda di giocatoli è amministratore delegato per sette anni. Ruolo che ricoprirà in Sisal Spa dal 2008 al 2019. All’alba degli anni Venti ‘passa’ a Mooney Spa (nata da Sisal), dove amministra fino al maggio 2023.
Da allora la sua esperienza lavorativa si era spostata nel settore dell’auto. Era membro del consiglio d’amministrazione di Pagani Automobili, casa automobilistica specializzate nella produzione di supercar.