Ennesimo incidente sul lavoro, muore ragazzo di 34 anni

Redazione
Ennesimo incidente sul lavoro, muore ragazzo di 34 anni

Ennesimo incidente sul lavoro, muore ragazzo di 34 anni. Si continua a morire sul lavoro. Si registra l’ennesimo incidente sul lavoro in provincia di Avellino. Questa volta a perdere la vita è un  giovane 34enne. L’incidente si è verificato verso mezzogiorno all’interno di un panificio di Guardia Lombardi.

Installazione di un macchinario

Secondo una prima ricostruzione, il 34enne (di origini romene e residente in Spagna); dipendente di una ditta esterna, sarebbe stato travolto da un pesante macchinario che stava installando. Gli altri dipendenti e i titolari del panificio hanno subito allertato il 118.

Purtroppo però a nulla sono valsi i soccorsi, il ragazzo sarebbe morto sul colpo per le ferite da schiacciamento riportate. Sul posto i Carabinieri della Compagnia di Sant’Angelo dei Lombardi, nell’avellinese.

Toccherà adesso proprio ai militari dell’Arma avviare le indagini per attribuire le eventuali responsabilità e ricostruire l’esatta dinamica del decesso. Le generalità della vittima non sono ancora note.

Violenta la figlia da quando aveva 6 anni e fidanzatina del figlio di 14 anni.

Ha violentato ripetutamente sua figlia, da quando la bambina aveva solo 6 anni, poi un’altra ragazzina, all’epoca dei fatti 14enne, fidanzatina di suo figlio. Un uomo di 52 anni è stato arrestato, nella provincia di Caserta.

A portarlo in carcere gli agenti di polizia del commissariato di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta del gip del Tribunale locale. Oltre all’accusa di violenza sessuale sulle due minorenni, il 52enne deve rispondere anche di maltrattamenti in famiglia.

Le indagini della Polizia di Stato e dei magistrati hanno svelato i ripetuti abusi sessuali del 52enne nei confronti della figlia, da quando questa aveva 6 anni; la bambina era costretta a subire atti sessuali, in casa, anche alla presenza del fratellino, di poco più grande di lei.

Abusi su altra minorenne

Inoltre, gli inquirenti hanno ricostruito anche i continui abusi sessuali che l’uomo ha portato avanti nei confronti di un’altra minorenne, all’epoca dei fatti quattordicenne, la  fidanzatina del figlio.

Il 52enne ha approfittato della debolezza della ragazzina, che aveva da poco perso il padre, fingendo di sostituirsi alla figura paterna e costringendola a subire atti sessuali ripetuti, consumati spesso nell’abitazione famigliare.

Inoltre, gli inquirenti hanno ricostruito anche le continue minacce, umiliazioni e aggressioni fisiche a cui il cinquantaduenne sottoponeva, tra le mura domestiche, la legittima moglie e i figli adolescenti.

Per l’uomo, vista la natura dei reati contestatigli, la perversione e l’efferatezza degli atti commessi, il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha disposto la custodia cautelare in carcere: per lui si sono aperte le porte della casa circondariale della città della provincia di Caserta.

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