Esami Avvocato: 5 sotto inchiesta, ipotesi di corruzione
Napoli lo spettro della corruzione sugli esami di avvocato. I carabinieri hanno perquisito gli uffici di Castel Capuano alla ricerca della documentazione riguardante la prova scritta per l’abilitazione alla professione forense che si è svolta a dicembre 2017. Gli investigatori, coordinati dalla pm Ida Teresi, lavorano all’ipotesi del pagamento di una mazzetta, presumibilmente dell’importo di svariate migliaia di euro, che però non sarebbe stata sufficiente a far ottenere il superamento dell’esame.
Gli Indagati
Sotto inchiesta ci sono cinque persone fra le quali due dipendenti del ministero della Giustizia tuttora in servizio a Napoli, uno svolge mansioni di autista, l’altro si è occupato proprio della prova ora sotto indagine. I due impiegati sono stati a loro volta raggiunti da un decreto di perquisizione, finalizzato al sequestro di materiale informatico, documenti e altri elementi ritenuti potenzialmente utili a verificare l’ipotesi investigativa. L’indagine è coperta da uno stretto riserbo, nelle carte gli inquirenti cercano riscontri al sospetto che ha dato il via agli accertamenti. Dopo le perquisizioni, la difesa degli indagati perquisiti ha proposto ricorso al Riesame per ottenere la restituzione di quanto sequestrato dai carabinieri.
L’anno sotto inchiesta
Nel 2017, furono 1381 i candidati della Corte di Appello di Napoli che superarono le prove scritte della sessione a fronte di 4195 partecipanti, con una percentuale pari al 32,92 per cento. Nel 2017, così come previsto dalla legge, gli elaborati dei candidati della Corte d’Appello di Napoli furono corretti a Milano, nel 2018 l’abbinamento è stato con la Corte di Appello di Roma.
Viene spontaneo chiedersi come mai ci sia voluto tutto questo tempo per aprire un fascicolo sull’esame di abilitazione alla professione forense. Da anni Napoli è al centro di numerose voci che parlano di brogli. Ci chiediamo chi ne ha tratto vantaggio da tutta questa situazione? Non possono essere solo cinque le persone indagate. Risulta un vero e proprio “sistema” atto a far superare l’esame solo a una determinata percentuale di eletti, o meglio dire “facoltosi rampolli” che hanno il lusso di poter pagare per poter svolgere una professione ormai in declino. Intanto il palazzo trema, che si stia per scoperchiare il vaso di Pandora?