Escursionista cade in un canalone per 300 metri e muore

Redazione
Escursionista cade in un canalone per 300 metri e muore

Escursionista cade in un canalone per 300 metri e muore. Una donna, esperta escursionista, di 46 anni è morta dopo essere caduta in un canalone sul monte Spallone, sulle Apuane, nel territorio di Massa Carrara, in Toscana.

Chiara Galligani, così si chiamava la donna, era un’escursionista esperta e stava facendo trekking in compagnia del compagno quando è precipitata per quasi 300 metri dalla cresta dello Spallone sul monte Sagro.

Da qualche giorno si trovava sulle montagne Apuane. La cresta dello Spallone è definita con una difficoltà escursionistica esperta, anche se non ci sono tratti in cui sia necessario legarsi per procedere.

Secondo la ricostruzione della squadra di Carrara e Lunigiana del Sast, intervenuta sul posto, la donna si trovava assieme al compagno sulla cresta dello Spallone del Sagro, ed è caduta a valle per circa trecento metri, andando ad arrestarsi a pochi metri dalla cava Saccagna.

Il compagno ha cercato immediatamente di raggiungerla ed ha chiamato i soccorsi.

Complice il maltempo

Forse potrebbe essere stato complice il maltempo. Nella zona, infatti, c’era molta nebbia, motivo tra l’altro per cui l’elisoccorso intervenuto ha impiegato diverse ore per raggiungere il luogo dell’incidente proprio a causa della scarsa visibilità.

“Una splendida mamma, una donna propositiva. Chiara era una donna dinamica, ma attenta e non certo avventata”, ha commentato Fabio Berti, il sindaco di Chiesina Uzzanese, in provincia di Pistoia, dove la donna risiedeva.

La donna, che lascia due figli, era appassionata di montagna: “Una passione che è aumentata dopo la morte del padre, molto conosciuto in Paese. È lassù in montagna, lontana dal caos, che trovava la sua tranquillità.

Non poche volte prendeva una tenda e partiva con un gruppo di amici”, ha aggiunto il sindaco. Per poi concludere, ricordando la concittadina: “Tempo fa mi aveva parlato del suo progetto di trasformare una fattoria.

Qui, dove allevava animali, doveva nascere una sorta di academy per coinvolgere anche le scuole. E in passato aveva partecipato a percorsi di volontariato a sostegno di giovani disabili. Una brutta perdita per la nostra comunità”.

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