Estetista Cinica in lacrime sui social: ecco cosa è successo
Estetista Cinica in lacrime sui social: ecco cosa è successo. “Per la prima volta in 7 anni di onorata carriera mando una newsletter senza le gif e senza Ryan Gosling, quindi la questione è, ahimè, tremendamente seria”.
Con queste parole inizia la newsletter che l’Estetista Cinica, nome d’arte di Cristina Fogazzi, ha inviato alle sue fagiane (ovvero chi acquista i suoi prodotti) per spiegare cosa fosse successo ai punti accumulati (punti fagiana).
Un tremendo errore poteva mettere a rischio il lavoro degli ultimi sette anni e l’azienda che, sì è giovane, ma che conta un grande numero di dipendenti: Veralab.
Vista la risonanza che ha avuto questo sbaglio, l’Estetista Cinica, non c’è fondatrice di Veralab, ha deciso di parlare anche sui social per spiegare cosa sia successo “mettendoci la faccia”.
Punti fagiana
“Chi ha intenzione di pensare che abbiamo agito in malafede, avremo le spalle larghe e cercheremo di superare anche questa… Abbiamo superato molte cose, supereremo anche l’annosa questione dei punti fagiana” ha detto Fogazzi con gli occhi lucidi.
“I responsabili non saranno puntini, non sarà punito nessuno. È un concerto di responsabilità ed è anche mia. Chi pensa che io non sia una brava imprenditrice, beh forse ha ragione è tutto successo talmente in fretta che non sono diventata abbastanza brava per gestirlo”.
I problemi economici prima del successo, il dolore dell’Estetista Cinica: “Ho venduto anche l’oro”
“I punti fagiana in vostro possesso sono circa 10 milioni. La valorizzazione dei punti doveva essere a 5 centesimi (0,05 €). In questo modo, simulando voi li usaste tutti, l’azienda avrebbe avuto 500 mila euro di sconti erogati.
Qualcuno a un certo punto si è perso uno zero e la valorizzazione è stata fatta a 0,50 centesimi. Questo trasformava gli sconti in 5 milioni di euro e dopo una settimana di calcoli abbiamo visto che le nostre finanze non avrebbero retto il colpo. Avessi avuto i soldi avrei coperto io la cifra, ma non ho così tanti soldi”.
“Volevamo fare una cosa carina, è uscito quello che io chiamo merd*ne. Siamo un’azienda giovane, sbagliamo, ma non siamo né degli imbroglioni né abituati a fare pippa davanti alle nostre responsabilità.
Questo no. E se da un lato sono conscia di fare con te una figura orrenda, dall’altro non posso mettere finanziariamente in ginocchio la mia azienda”.
Sostegno e gentilezza
L’imprenditrice ha voluto ringraziare chi le ha riservato parole di sostegno e gentilezza, chi ha compreso che il loro era “solo un errore” e non un’azione in “malafede”: “Non pensavo si potesse essere così virtualmente circondati di affetto”.
Fogazzi ha poi sottolineato di aver ricevuto circa 3.700 email di risposta, ma solo 15 erano reclami. “Siamo tutti distrutti da questo errore, se ne sono accorti dall’amministrazione” ha concluso.
Come è stato risolto il problema dei punti Fagiana
Il problema è stato così gestito: i punti convertiti in soldi sono stati lasciati inalterati; portando il valore dei punti a 10 centesimi (non più 50) e poi scrivendo una newsletter in cui sono stati scritti gli errori. (today.it)