Ex modella muore dopo intervento di liposuzione

Redazione
Ex modella muore dopo intervento di liposuzione

Ex modella muore dopo intervento di liposuzione. Silvana Inserra, 47 anni ex modella, è morta sei giorni dopo essersi sottoposta a un intervento di liposcultura ai fianchi.

Un’operazione di chirurgia estetica eseguita nel febbraio 2020 finita con la tragica morte della donna, che ha fatto aprire una inchiesta per omicidio colposo che oggi ha portato al rinvio a giudizio dell’anestesista coinvolto nell’operazione, che si è svolta nella clinica GMG Italia a Roma, specializzata proprio in chirurgia estetica.

Le complicazioni durante l’operazione

La vicenda è ricostruita oggi sulle pagine del Corriere della Sera. Secondo l’indagine del pm Pietro Pollidori, che ha chiesto che l’anestesista fosse portata in giudizio, diversi episodi di brachicardia che potevano essere rilevati hanno indotto al coma.

A scatenare le complicazioni il mix di farmaci utilizzati per sedare la 47enne. I ritardi nel rilevare gli episodi di brachicardia avrebbero portato a un ritardo delle manovre di rianimazione e nel trasferimento al pronto soccorso.

Il marito della donna si è costituito parte civile nel procedimento. Passata al vaglio anche la posizione del chirurgo che ha eseguito l’operazione, a cui non è stato però contestato alcun addebito.

L’intervento di chirurgia estetica per correggere una liposuzione

La donna aveva scelto di sottoporsi all’operazione per correggere un difetto di un precedente intervento di liposuzione avvenuto nel 2018. Silvana arriva a Roma con il marito e prende una stanza in un Bed & Breakfast, per quella che in teoria è un’operazione di poco conto.

Poco dopo il marito viene avvertito che qualcosa non va, poi i tentativi di rianimazione e la corsa in pronto soccorso. Sei giorni dopo, purtroppo, il tragico decesso.

A 14 anni picchia ripetutamente la madre: voleva i soldi per la droga

I Carabinieri della stazione Roma Centocelle hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del collocamento in comunità, emessa dal GIP del Tribunale per i Minorenni di Roma, per i reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione, a carico di un 14enne che per più di un anno ha vessato la madre.

A seguito della denuncia, i Carabinieri hanno avviato un’attività investigativa, nel corso della quale è stato accertato che il figlio, in svariate circostanze, da inizio dicembre del 2019 e durate fino a qualche giorno fa, ha minacciato, vessato e in alcuni casi anche picchiato, la mamma.

Questo al fine di farsi consegnare del denaro per l’acquisto di sostanze stupefacenti. Portata alla luce l’escalation di violenze commesse dal figlio violento, i Carabinieri lo hanno arrestato e tradotto presso una comunità per i minori, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

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