Fabio Cisotto, 54 anni, muore per shock anafilattico mentre è in vacanza

La tragedia si è verificata dopo aver assunto un medicinale antinfiammatorio. Era stato anche in ospedale a Tropea, in provincia di Vibo Valentia, in Calabria

Redazione
Fabio Cisotto, 54 anni, muore per shock anafilattico mentre è in vacanza
repertorio

Fabio Cisotto, 54 anni, muore per shock anafilattico mentre è in vacanza. La tragedia si è verificata dopo aver assunto un medicinale antinfiammatorio. Era stato anche in ospedale a Tropea, in provincia di Vibo Valentia, in Calabria.

La Procura di Vibo Valentia ha avviato un’inchiesta su quanto accaduto alla morte di Fabio Cisotto, un romano di 54 anni. Giunto al pronto soccorso dell’ospedale di Tropea, a causa di una crisi respiratoria, la sua condizione è peggiorata rapidamente, portandolo alla morte.

Al momento, gli autori delle eventuali responsabilità sono sconosciuti, ma non è escluso che, una volta completata l’autopsia ordinata dal procuratore Corrado Caputo presso il Policlinico di Catanzaro e prevista per oggi, possano emergere dei nomi di soggetti indagati.

Nominati i periti

Nell’ambito delle indagini, la Procura ha designato il professor Pierantonio Ricci e il medico-legale Giovanni Gallotta, specialista in medicina interna, mentre il legale Francesco Rombolà, a rappresentanza della vedova, ha scelto l’anatomopatologa Katiuscia Bisogni.

Saranno tuttavia necessari almeno 75 giorni per ottenere i risultati dell’esame istologico che verrà effettuato sul corpo del turista romano deceduto lo scorso 27 giugno.

I fatti

L’uomo si trovava a Tropea insieme alla sua famiglia per godersi una piacevole vacanza. Durante il primo pomeriggio, il marito ha iniziato a sentirsi molto infastidito da un persistente mal di gola che lo tormentava da giorno prima.

Preoccupata per lui, la moglie ha deciso di rivolgersi ai medici del 118 per cercare un sollievo. Purtroppo, secondo quanto ha raccontato la donna, i sanitari hanno cercato di rassicurarla ma non hanno dato risposte concrete.

Nonostante ciò, alle 15:30, si è reso necessario il trasferimento al pronto soccorso. L’uomo era ancora cosciente ma ha riferito all’operatore che si sentiva la gola completamente chiusa, quasi incapace di respirare. Ha inoltre specificato di aver assunto alcune compresse di un noto farmaco antinfiammatorio, (ndr. Brufen 600) che però non hanno sortito alcun effetto.

Dopo essere stato affidato alle cure dei medici per gli opportuni esami, le condizioni del paziente sono peggiorate rapidamente. La sua gola si è completamente serrata a causa di uno shock anafilattico, che alla fine ha portato alla sua morte.

Non è escluso che la causa dell’evento fatale possa aver avuto origine proprio dall’antinfiammatorio, al quale l’uomo era probabilmente allergico senza saperlo.

La moglie, da parte sua, sospetta che i sanitari abbiano sottovalutato il problema. Sarà necessario attendere l’autopsia per scoprire le cause del decesso e, eventualmente, determinare se ci siano delle responsabilità da attribuire.

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