Fabio Fazio: la sua azienda multata per frode in commercio
Secondo l'associazione consumatori avrebbe utilizzato prodotti non conformi a quanto indicato in etichetta per produrre cioccolato nella sua azienda

Fabio Fazio: la sua azienda multata per frode in commercio. Secondo l’associazione consumatori avrebbe utilizzato prodotti non conformi a quanto indicato in etichetta per produrre cioccolato nella sua azienda.
Il Codacons, associazione di consumatori, ha presentato un esposto contro il noto conduttore televisivo Fabio Fazio riguardo alcune presunte irregolarità nella promozione dei prodotti della sua azienda dolciaria, Lavoratti.
Secondo il Codacons, Fazio avrebbe usato in modo non appropriato il suo ruolo televisivo per pubblicizzare le tavolette di cioccolato dell’azienda, violando le normative vigenti sulla pubblicità e la concorrenza.
A Lavoratti sono state inflitte 13 sanzioni amministrative che ammontano a quasi 100.000 euro in totale. I Carabinieri del NAS hanno condotto delle verifiche riguardanti la correttezza delle etichette dei prodotti Lavoratti.
La frode
Hanno focalizzato l’attenzione sull’indicazione di ingredienti a denominazione protetta, come il pistacchio verde di Bronte DOP, la nocciola tonda di Giffoni IGP e il sale marino integrale di Trapani.
Dalle analisi, è risultato che invece di questi ingredienti certificati, sarebbero stati usati types generici di pistacchi e nocciole. Questa constatazione ha portato a una sanzione amministrativa di 62.400 euro, ridotta del 30% grazie al pronti pagamento da parte dell’azienda.
La sanzione è stata inflitta sulla base dell’articolo 2, comma 3 del decreto legislativo 297/2004, che punisce utilizzi di diciture false su etichette e pubblicità riguardanti l’origine e la qualità dei prodotti alimentari.
In seguito alla stessa ispezione, l’azienda potrebbe pure dover rispondere penalmente, con un ipotetico reato di violazione dell’articolo 515 del Codice Penale, che punisce la vendita di un bene diverso da quello pattuito per origine, qualità o provenienza.
Fabio Fazio, fondatore e presidente, ha lasciato ogni incarico formale
Subito dopo l’ispezione, la struttura societaria della Lavoratti ha subito cambiamenti rilevanti. Fabio Fazio, fondatore e presidente dell’azienda fino a quel momento, ha lasciato ogni incarico formale, seguito da un altro nome noto della società, Selis.
Queste dimissioni sono avvenute pochi giorni prima della distruzione dei lotti di prodotti sequestrati. Il Codacons, in risposta a quanto emerso, ha dichiarato di voler intraprendere azioni per difendere i consumatori che hanno acquistato prodotti etichettati come DOP ma che, in realtà, non lo erano.
L’associazione intende richiedere un risarcimento per i clienti ingannati dalle informazioni riportate sulle confezioni e ha richiesto l’intervento delle autorità competenti per verificare e valutare l’applicazione di ulteriori sanzioni.
Né Fazio né la Lavoratti hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito all’esposto presentato dal Codacons, in attesa di ulteriori sviluppi. L’associazione dei consumatori esprime speranza che le autorità possano fare chiarezza sulla situazione e garantire il rispetto delle normative a tutela dei consumatori.