Fabrizio Corona: “In carcere devi seguire le regole”

Redazione
Fabrizio Corona: “In carcere devi seguire le regole”
Fabrizio Corona

Fabrizio Corona è libero! Dopo dieci lunghi anni di reclusione, sorveglianza speciale e arresti domiciliari, il nostro eroe ha finalmente la possibilità di viaggiare senza alcuna restrizione. La sua prima meta? Niente di meno che Parigi, ovviamente!

La città della moda e dell’amore che lo ha visto crescere come modello a 18 anni. Fabrizio Corona ha intenzione di partecipare alle sfilate di moda (le quali, a quanto pare, ha saltato negli ultimi 14 anni) e di fare le sue solite fughe romantiche con Sara Barbieri – la sua fidanzata di 23 anni, ben 26 in meno di lui.

In un’intervista con La Repubblica, Corona ha condiviso i suoi piani per il futuro, che comprendono una permanenza di sei mesi all’anno negli Stati Uniti. “Appena avrò il passaporto, andrò a Los Angeles, dove conto di trasferirmi per la metà dell’anno”, ha detto.

Non è un segreto che Fabrizio Corona abbia trascorso l’estate in alcune località marine, nonostante non avesse ancora terminato di scontare la sua pena. Ma ciò è stato possibile solo grazie al suo lavoro: “Negli ultimi cinque mesi ho avuto un rientro dalle serate alle due di notte. Questo mi ha permesso di lavorare e di passare quaranta giorni di vacanze in Sardegna e a Pantelleria”.

Fabrizio Corona tra lavoro e carcere

L’ex re de paparazzi racconta le sue giornate passate in carcere: “In carcere hai la possibilità di comportanti come vuoi, devi seguire delle regole, hai degli obblighi e soprattutto molte cose a cui stare attento. Ma hai anche i tuoi spazi, io restavo in cella anche quando ero libero di girare tra i reparti. Ho scritto, ho gestito aziende e società che hanno avuto una crescita esponenziale.

Sono l’unico in Italia o al mondo che è riuscito a mandare avanti società dalla galera, a toccare fatturati enormi, guidando quindici persone fuori da un carcere”. Quando gli si domanda cosa abbia fatto di preciso, racconta di aver creato progetti televisivi, docufiction, film, che poi iniziava a realizzarli fuori.

Difficile però arrivare in fondo in quanto in diverse occasioni Fabrizio Corona ha dovuto far rientro in prigione. “Poi mi ributtavano dentro, e riprogettavo. Sia nel 2016 che nel 2019, mi sono arrivate importantissime richieste di case di produzione che mi volevano come conduttore di programmi. Avevo già firmato, poi mi arrestavano e finivano i progetti”.

Gli affetti di Corona

C’è una persona che gli è stata vicinissima in questi anni, sia umanamente sia professionalmente: il suo avvocato Ivano Chiesa. Fabrizio Corona lo considera come un fratello maggiore. “In questo momento sono una persona molto sola, per scelta, ma tra le pochissime persone che mi porto con me c’è il mio avvocato Ivano Chiesa, che è come un fratello maggiore.

È difficile comprendere il momento in cui lui è arrivato in carcere e ha preso la mia difesa per cercare di abbattere la pena, con 13 anni e due mesi di condanna e quaranta processi da fare. E poi il processo terribile per i soldi trovati nel controsoffitto, quando rischiavo otto anni e mezzo.

Ne ho fatti due anni di custodia cautelare, poi sono stato assolto con la restituzione del denaro. E’ come andare davanti a un plotone di esecuzione, e se trovi il giudice sbagliato, la tua vita è finita”.

L’ex fotografo di celebrità sospira e si lamenta del potere giudiziario moralista che vuole imporre un certo stile di vita. Ammette anche di aver fatto l’arrogante davanti ai giudici, ma si sente trattato peggio degli assassini. Ma non temete!

Oggi, a 50 anni, Fabrizio Corona è più bello e in forma che mai, con la sua agenzia che prospera e lui sereno e allegro. Certo, la maggior parte delle persone sarebbe distrutta e depresso, ma lui continua a guadagnare, lavorare, costruire e creare, senza aver mai fatto male a nessuno.

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