Fatture false ed evasione fiscale, sequestrati 4,5 milioni a un imprenditore
Fatture false ed evasione fiscale, sequestrati 4,5 milioni a un imprenditore. Un sequestro preventivo equivalente a oltre 4,5 milioni di euro, tra liquidità bancarie e altri beni.
E’ quanto ha disposto il Gip del Tribunale di Verona, Luciano Gorra, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica, Carlo Boranga, nei confronti di una società veronese che opera nel settore del commercio all’ingrosso di minerali metalliferi e metalli ferrosi.
L’operazione della Guardia di Finanza di Verona riguarda una maxi evasione di imposta pari a 4.544.690 euro. Per questi motivi, i finanzieri del Comando Provinciale scaligero stanno ora procedendo ad assicurare allo Stato corrispondenti liquidità bancarie.
E altri beni riconducibili alla società e al suo rappresentante legale, un veronese di 57 anni con precedenti specifici per reati tributari.
All’uomo, ora indagato per dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, è anche imposto il divieto di guidare imprese per un anno visto «il pericolo elevatissimo di prosecuzione dell’attività illecita».
Il sequestro giunge al termine di mirate indagini svolte dal Nucleo di polizia economico finanziaria di Verona, all’esito delle quali le Fiamme Gialle hanno acquisito una serie di importanti elementi.
Elementi che hanno consentito di disvelare un articolato sistema di frode all’IVA per oltre 27 milioni di euro. Oltre al veronese, inoltre, sono denunciate altre tre persone.
Compravendita di eroina, in due in manette
Un algherese e un cittadino nigeriano sono arrestati dai carabinieri del Nucleo operativo di Sassari. I reati contestati sono detenzione ai fini di spaccio e tentato acquisto di stupefacenti per uso non personale.
I militari, nel corso di un servizio in borghese per le strade del centro storico, hanno notato un’attività sospetta vicino a un’auto parcheggiata. Hanno visto lo straniero (classe 1990) che saliva a bordo e poi si allontanava subito dopo.
I carabinieri hanno seguito la macchina, fermandola poco dopo e identificando le due persone. O.R., il nigeriano, nascondeva in bocca involucri contenenti complessivamente 13 grammi di cocaina e circa 9 di eroina.
Dopo averli sputati aveva tentato di disfarsene gettandoli a terra. L’algherese (C.S., classe 1965), aveva con sé 500 euro in contanti, denaro che avrebbe usato per l’acquisto della droga destinata poi a una futura cessione.
Entrambi sono finiti in manette. All’udienza di convalida, gli arresti sono stati convalidati e i due uomini sono stati messi ai domiciliari.