Favara, omicidio: Francesco Simone, 69 anni, ammazzato con almeno 11 colpi di pistola. Le novità dall’autopsia
Favara, omicidio: Francesco Simone, 69 anni, ammazzato con almeno 11 colpi di pistola. Le novità dall’autopsia. Almeno 11 i colpi di pistola, tutti entrati e poi fuoriusciti dal corpo di Francesco Simone, tranne uno che è entrato dall’inguine ed ha fracassato l’osso sacro.
Inoltre, di questi 11 colpi, alcuni sarebbero sparati da distanza ravvicinata. Evidentemente, ma è tutto da verificare, può darsi che Francesco Simone abbia tentato, una volta ferito, la fuga.
Sono le novità che hanno rilevato l’autopsia svolta sul corpo del titolare di una concessionaria di auto, ammazzato all’esterno di una villetta.
Sul posto dell’omicidio, poi, non sono trovati bossoli quindi si presume che l’arma usata per commettere il delitto sia un’arma a tamburo.
La pistola a tamburo, però, ha colpi limitati e tenuto conto che i colpi sparati sono almeno 11, si può presumere che per sparare siano utilizzate 2 armi e, con molta probabilità, siano 2 le persone che hanno commesso l’omicidio.
Delle immagini delle telecamere al momento non si sa ancora nulla. Sul movente del delitto, l’ipotesi che prende corpo è quella di un probabile regolamento di conti.
L’omicidio di Favara
Francesco Simone, 69 anni, di professione commerciante, è ucciso Favara, in provincia di Agrigento, nei pressi di una villetta di campagna in contrada Poggio Muto.
La vittima, stando a quanto emerge dalle prime indiscrezioni aveva precedenti per vecchie condanne per droga e reati contro il patrimonio. Sul posto dell’omicidio hanno operato i carabinieri, che si sono subito messi alla ricerca di possibili testimoni anche se l’area non è molto frequentata.
Nei dintorni del luogo dell’omicidio ci sono delle telecamere. Gli inquirenti stanno acquisendo i filmati per verificare se hanno immortalato chi ha sparato. A ritrovare il corpo, riverso a terra non vicino alla villetta nelle campagne, i familiari che hanno chiamato i carabinieri.
A coordinare le indagini, sul posto si era portato anche il pubblico ministero Maria Barbara Grazia Cifalinó, che, insieme al medico legale, coordina le attività del nucleo operativo dei Carabinieri di Agrigento.
Vanessa Miceli