Femminicidio Daniela Coman: fermato il compagno Peter Pancaldi
Il fermo dell'uomo è avvenuto nella tarda serata di ieri. Il modenese, 45 anni, ha scelto di non rispondere alle domande del magistrato

Femminicidio Daniela Coman: fermato il compagno Peter Pancaldi. Il fermo dell’uomo è avvenuto nella tarda serata di ieri. Il modenese, 45 anni, ha scelto di non rispondere alle domande del magistrato.
Nella notte, Peter Pancaldi è stato arrestato e condotto in carcere. È il compagno di Daniela Coman, la donna romena di 47 anni vittima di femminicidio e ritrovata morta tra mercoledì 14 e giovedì 15 maggio nella loro abitazione a Prato di Correggio, Reggio Emilia, dove convivevano da alcuni mesi.
L’ordinanza è stata emessa dalla Procura di Reggio Emilia sotto la guida della pm Valentina Salvi, che coordina le indagini effettuate dai carabinieri.
Pancaldi, un 45enne di Modena, assistito dall’avvocato Annalisa Miglioli, era stato interrogato ma si era avvalso del diritto di non rispondere.
Tuttavia, nuove prove schiaccianti emerse a suo carico hanno indotto le autorità a procedere con l’arresto per omicidio. La situazione è apparsa sospetta fin dall’inizio.
Di Daniela nessuna notizia
Daniela Coman non aveva più dato notizie dalla mattina del 14 maggio, destando preoccupazione nella sorella, che aveva tentato invano di mettersi in contatto con lei.
Preoccupata, aveva telefonato al compagno della sorella, il quale aveva dichiarato di non conoscere il suo attuale luogo. Dopo ricerche infruttuose, era stata formalizzata una denuncia di scomparsa.
In serata, la tragica scoperta: il corpo di Daniela è stato trovato nel letto, ormai privo di vita da ore e coperto da una coperta. I soccorritori, chiamati immediatamente, non hanno potuto che constatarne il decesso.
Non sono stati rilevati segni di violenza evidenti sul corpo, ma l’autopsia, già richiesta dalla Procura, sarà fondamentale per stabilire le cause della morte.
Secondo alcune testimonianze dei vicini, frequenti litigi tra la coppia erano noti, un dettaglio che potrebbe risultare essenziale nella ricerca della verità.
Oltre al compagno, ascoltato inizialmente come persona informata sui fatti, sono stati interrogati anche l’ex compagno e altri membri della famiglia della vittima, mentre le indagini proseguono per chiarire dinamiche e movente dell’omicidio.