Femminicidio: Rossella Placati trovata con la testa fracassata

Redazione
Femminicidio: Rossella Placati trovata con la testa fracassata

Femminicidio: Rossella Placati trovata con la testa fracassata. Lavorava alla Haemotronic, nel reparto produttivo di Mirandola, Rossella Placati, la donna di 51 anni trovata morta nella sua casa di Bondeno (Ferrara) questa mattina.

E’ stata uccisa, colpita alla testa con un corpo contundente. ‘La aspettavamo al lavoro, ma non si è mai presentata’, dicono i colleghi sconvolti dalla notizia. L’operaia lavorava alla Haemotronic da 11 anni.

Oggi si sarebbe dovuta presentare nello stabilimento di buon mattino, per il solito turno di lavoro. Ma non vi è mai arrivata. Rossella Placati era benvoluta dagli amici e colleghi, che oggi la piangono.

Rossella Placati, divorziata, lascia due figli. Si era rifatta una vita frequentando un nuovo compagno, l’uomo che ha riferito ai carabinieri di aver trovato il cadavere e che ora è sotto interrogatorio.

È morta nella sua casa di Borgo San Giovanni, sul territorio comunale di Bondeno e poco fuori dal centro del paese, in provincia di Ferrara. Trovata questa mattina dopo le 8 con la testa fracassata nel bagno dell’appartamento al primo piano che condivideva con il compagno.

Le indagini

L’indagine, condotta dai carabinieri, sembra indirizzata verso l’ambito familiare. L’inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Stefano Longhi, nel frattempo nella caserma di Bondeno sono stati ascoltati i figli, le sorelle e anche il compagno.

E’ stato proprio lui, un artigiano edile bolognese di 45 anni, a presentarsi dai militari verso le 8,45 riferendo di aver trovato Rossella nel bagno dell’abitazione “incosciente e con sangue alla testa”.

Ci sarebbero alcuni elementi che non tornano nel racconto che l’uomo ha fatto agli inquirenti. Avrebbe detto di essere andato via ieri sera dopo un litigio, di essere tornato questa mattina e di aver trovato la donna riversa nel bagno.

Non ci sono segni di effrazione (è quindi probabile che sia stata uccisa da qualcuno che conosceva, che ha fatto entrare o che era già in casa) e si sta cercando l’arma del delitto, un oggetto contundente usato per colpire la vittima alla testa.

Sul posto, dopo il 118 che ha potuto solo constatare il decesso della donna, sono arrivati anche il medico legale, per un primo esame del cadavere e il sindaco Simone Saletti.

“Siamo tutti senza parole. Quanto avvenuto ha colto tutti alla sprovvista e ha lasciato tutti di sasso”, ha affermato Saletti. “Siamo in attesa di sviluppi, di certo è un gesto che non merita appello”, ha aggiunto.

Il corpo della donna è stato portato via dall’abitazione poco dopo le 15.30, dopo un lungo esame del medico legale all’interno dell’appartamento.

Non è l’l’ultimo fatto di sangue

Ma l’ultima tragedia che ha visto come protagonista una donna non è che l’ultimo fatto di sangue registrato in Emilia Romagna nell’ultimo mese. Il 6 febbraio scorso, all’alba a essere uccisa nel suo appartamento di via Corbara a Faenza è stata Ilenia Fabbri, 46 anni.

Per l’omicidio di Ilenia, i principali sospetti ricadrebbero sull’ex marito come mandante e su un sicario incaricato del delitto. Come si sarebbe arrivati a indagare l’ex marito Claudio Nanni per omicidio volontario pluriaggravato in concorso con ignoti?

A tratteggiare un quadro a tinte fosche è il passato dei due: la loro separazione era stata burrascosa e nel 2017 la donna lo aveva denunciato per maltrattamenti. Che però erano soprattutto psicologici.

Per questo lei, Ilenia Fabbri, la vittima si era rivolta a un centro antiviolenza. Non solo. Recentemente la donna aveva anche promosso una causa di lavoro proprio contro l’ex marito per chiedergli 100mila euro inerenti le collaborazioni nell’impresa di famiglia.

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