Fenomenale staffetta 4×100! Con Jacobs e Tortu siamo medaglia d’oro

Redazione
Fenomenale staffetta 4×100! Con Jacobs e Tortu siamo medaglia d’oro

Fenomenale staffetta 4×100! Con Jacobs e Tortu siamo medaglia d’oro. Lorenzo Patta, Marcell Jacobs (campione olimpico in carica nei 100 metri piani), Eseosa Desalu e Filippo Tortu sono i quattro cavalieri d’oro della staffetta 4 X 100 delle Olimpiadi di Tokyo 2021.

Vittoria strepitosa con il tempo di 37″50 che vale il gradino più alto del podio, il metallo più prezioso e fissa anche il nuovo record italiano. Argento alla Gran Bretagna in 37″51, beffata ancora una volta dagli Azzurri.

Dal calcio all’atletica, è scritto nel destino ed è quasi un trauma difficile da elaborare. Bronzo al Canada che ha concluso la prova in 37″70 e si chiede se abbia corso contro dei marziani.

Non è un sogno

Incredibile, da pizzicotto sulla guancia. Non è un sogno, ma tutto vero. Quattro cavalieri con le ali ai piedi che sulla pista del Sol Levante hanno disputato una gara pazzesca, sensazionale, da strabuzzare gli occhi e fare urlare per la gioia il popolo di sportivi italiani che dinanzi alla tv ha accompagnato la vittoria degli azzurri.

È un trionfo storico per l’Italia che nella classifica generale del medagliere sale a quota 38 titoli, di cui 10 – quelli dorati – dal valore inestimabile e pesantissimi. Eccezionali. Le quattro frecce tricolori scattano dall’ottava corsia.

L’occhio scivola in quell’angolo di televisore che si colora d’azzurro, un raggio di sole che diventa abbagliante quando, nell’ultima e decisiva frazione, Tortu spinge il pulsante del turbo e mulina le gambe.

A una velocità tale da schiantare in rimonta l’inglese, Mitchell-Blake, al quale ha recuperato cinque metri (quest’anno quando incrociano un italiano in una competizione va malissimo sempre) e lasciato il ghigno amaro della sconfitta stampato sul volto.

Busà oro: giorno storico per il karate azzurro

“Un forza Gigi” si alza nel tempio delle arti marziali. Non c’è tifo, ma l’Italia si sente nel Nippon Budokan, dove il karate è nato per i Giochi. E lui Gigi Busà mantiene la sua promessa: porta tutto il karate italiano sul gradino più alto del podio.

Il nono oro di una Olimpiade da leggenda per il tricolore, la 37ª medaglia italiana. Un record assoluto che batte anche i primati di Roma e di Los Angeles 32. E arriva da questo ragazzone (33 anni) di Avola (Sicilia) che è più forte di tutto.

Rischia di uscire nelle qualificazioni. Risale e riparte nella finale che tutti volevano. Quella più attesa. I numeri 1 della categoria fino a 75 kg. Gigi Busà contro l’azero Rafael Aghayev, due nemici e amici. Che in tempi di Covid, avevano intrattenuto gli appassionati, con un allenamento comune, su Instagram.

Questa sera era la sera. Ed è stata quella di Gigi, un predestinato dello sport che ama e che ha portato sul gradino più alto nella serata magica. Lotta, soffre, risale, come una finale vinta per 1-0 (yuko), che voleva fortemente e che nessuno poteva togliergli.

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