Filippo Di Marzo non ce l’ha fatta: è deceduto al Policlinico di Bari
Il direttore sportivo del Canottieri Barion, 70 anni, era stato investito sulle strisce pedonali a Largo Ardua lo scorso 3 novembre. Dopo giorni di agonia è morto
Filippo Di Marzo non ce l’ha fatta: è deceduto al Policlinico di Bari. Il direttore sportivo del Canottieri Barion, 70 anni, era stato investito sulle strisce pedonali a Largo Ardua lo scorso 3 novembre. Dopo giorni di agonia è morto.
Filippo Di Marzo, stimato direttore sportivo del Circolo Canottieri Barion di Bari, è tragicamente deceduto a 70 anni in seguito a un grave incidente stradale avvenuto il 3 novembre sul Lungomare Nazario Sauro.
Investito mentre attraversava sulle strisce pedonali vicino alla ruota panoramica, probabilmente sotto la pioggia, ha subito un trauma cranico gravissimo che ne ha causato il decesso dopo giorni di ricovero in terapia intensiva presso il Policlinico di Bari.
Il conducente dell’auto, un uomo di 50 anni, si è fermato immediatamente e ora è indagato, con l’ipotesi che la distrazione dovuta all’uso del cellulare possa aver contribuito all’incidente.
Le indagini continuano
Le autorità continuano a indagare per chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto. La notizia ha scosso profondamente la comunità sportiva barese, in particolare quella del canottaggio, dove Di Marzo era un punto di riferimento e un faro per atleti e soci.
Il CUS Bari ha espresso il proprio cordoglio con una nota ufficiale, sottolineando l’immenso vuoto lasciato dalla sua scomparsa.
Questo episodio drammatico ci ricorda l’importanza della sicurezza stradale e dell’attenzione al prossimo, ispirandoci a proteggere chi ci circonda e a valorizzare ogni momento, così come Filippo ha fatto con passione e dedizione nel mondo dello sport.
La sua memoria vivrà come esempio di impegno e amore per la comunità sportiva, spronandoci a fare sempre meglio e a perseverare con entusiasmo nelle nostre sfide quotidiane.