Finanziamenti fino a 3 milioni di euro per le imprese femminili e giovanili

Redazione
Finanziamenti fino a 3 milioni di euro per le imprese femminili e giovanili

Finanziamenti fino a 3 milioni di euro per le imprese femminili e giovanili. È stato riformulato l’incentivo “nuove imprese a tasso zero” che ora, a dispetto del nome, finanzia anche imprese già esistenti da 5 anni.

Come nella precedente versione sono ammissibili le imprese costituite con la forma di società, che siano costituite in prevalenza da giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni o da donne senza limiti di età.

La novità più interessante è che, rispetto al passato, è introdotta una quota di contributo a fondo perduto e che l’importo del finanziamento, rispetto al passato, è stato raddoppiato, potendo arrivare fino a 3 milioni di euro.

Vediamo nel dettaglio come funziona. Chi sono i beneficiari?

Possono accedere al finanziamento le piccole e micro imprese, escluse le ditte individuali, già costituite da non più di 60 mesi alla data di presentazione della richiesta del finanziamento i cui soci siano, in maggioranza, di età compresa tra i 18 ed i 35 anni (36 anni non compiuti). Oppure da donne, senza limite di età.

Cosa si può fare?

produzione di beni nei settori industria e artigianato; trasformazione dei prodotti agricoli; fornitura di servizi alle imprese e alle persone ivi compresi quelli afferenti all’innovazione sociale; commercio di beni e servizi; turismo; valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico; attività volte al miglioramento dei servizi per la ricettività e l’accoglienza.

Quali sono le spese ammissibili?

Abbiamo due casi diversi: 1) le nuove imprese e quelle costituite da meno di 36 mesi; 2) le imprese costituite da oltre 36 mesi. Nel primo caso l’importo massimo delle spese per investimenti non può superare 1,5 milioni di euro e riguarda:

Spese per opere murarie, con il limite del 30% dell’investimento e con inammissibilità dell’acquisto dell’immobile. Rientrano nel limite del 30% anche gli impianti generali, ad esempio impianto elettrico, idrico, riscaldamento, ecc.

Macchinari, impianti ed attrezzature, nuovi di fabbrica. (Non sono ammessi i beni usati). Software e applicazioni emergenti di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things. Brevetti, il cui valore sia giustificato da perizia giurata.

Consulenze

Consulenze specialistiche, se sono funzionali all’avvio dell’attività e nel limite del 5% dell’importo del finanziamento. Gli oneri notarili relativi al contratto di finanziamento e alla costituzione della società.

A queste spese si aggiunge, nel limite del 20% dell’investimento, una quota di finanziamento a copertura delle spese di gestione del primo anno di attività, quali: materie prime, sussidiarie, materiali di consumo e merci; servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa; godimento di beni di terzi.

Nel caso di imprese costituite da oltre 36 mesi l’importo massimo dell’investimento sale a 3 milioni di euro e riguarda: Acquisto dell’immobile. Solo per le imprese del settore turismo e con il limite del 40% dell’importo totale dell’investimento.

Spese per opere murarie, con il limite del 30% dell’investimento. Macchinari, impianti ed attrezzature, nuovi di fabbrica. (Non sono ammessi i beni usati). Software, brevetti, licenze e marchi.

Per entrambe le tipologie di imprese valgono le seguenti condizioni

Ai fini dell’ammissibilità, le spese devono essere contabilizzate nel rispetto delle normative contabili e fiscali di riferimento. È consigliabile l’adozione del regime di contabilità ordinaria.

Le spese devono essere pagate tramite un conto corrente bancario intestato all’impresa beneficiaria dedicato, anche in via non esclusiva, alla realizzazione del programma di investimenti. È consigliabile, invece, che il conto corrente sia dedicato in via esclusiva al pagamento delle fatture relative all’investimento.

I beni (e i servizi) oggetto dell’investimento devono essere utilizzati esclusivamente dall’impresa proponente nell’unità produttiva destinataria dell’aiuto. Ci sono alcune eccezioni che vanno valutate singolarmente.

Le spese sono ammesse al netto dell’IVA. Gli investimenti dovranno essere realizzati entro ventiquattro mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

Quanti soldi mi daranno?

Le agevolazioni consistono in un finanziamento a tasso zero, della durata massima di dieci anni, e di contributo a fondo perduto, per un importo complessivamente non superiore al 90% del totale delle spese ammissibili.

Per le imprese costituite da non più di 36 mesi, il contributo a fondo perduto è pari al 20% delle spese relative a macchinari, impianti ed attrezzature, programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, brevetti e licenze d’uso.

Per le imprese costituite da non più di 60 mesi, il contributo a fondo perduto è pari al 15% delle spese relative a macchinari, impianti ed attrezzature, programmi informatici, brevetti, licenze e marchi.

In caso di esaurimento delle risorse finanziarie destinate al contributo a fondo perduto, le agevolazioni sono concesse nella sola forma di finanziamento agevolato.

Come e quando me li daranno?

Il finanziamento sarà erogato per stati avanzamento lavori in un massimo di 5 quote. L’erogazione delle singole quote può avvenire anche a presentazione di fatture non quietanzate, purché nei limiti percentuali delle agevolazioni concesse.

In alternativa, le singole erogazioni possono essere corrisposte sulla base di fatture di acquisto non quietanzate, se l’impresa apre conto corrente vincolato per il pagamento dei fornitori dei beni agevolati.

È, inoltre, prevista la possibilità di ottenere, l’erogazione della prima quota di agevolazione a titolo di anticipazione, fino ad un importo pari al 40% del finanziamento, dietro presentazione di apposita fidejussione.

Quando posso presentare la richiesta del finanziamento?

A partire dal 19 maggio. Non c’è una scadenza, però trattandosi di bando a sportello è consigliabile presentare la richiesta il prima possibile.

Come si presenta la richiesta di finanziamento?

Compilando una domanda sul sito web dell’ente gestore dell’agevolazione e corredandola della documentazione necessaria, in primis un Business Plan redatto secondo la buona prassi professionale, eventualmente facendosi assistere da un professionista esperto del ramo finanziamenti d’impresa.

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