Fissata la data della prima udienza per il femminicidio di Cinzia Fusi

Redazione
Fissata la data della prima udienza per il femminicidio di Cinzia Fusi

Fissata la data della prima udienza per il femminicidio di Cinzia Fusi. È per la mattina del 24 luglio davanti al gip Danilo Russo l’udienza preliminare per il femminicidio di Cinzia Fusi. La 34enne uccisa il 24 agosto dell’anno scorso a colpi di mattarello dall’ex compagno e datore di lavoro Saverio Cervellati (53 anni).

Il luogo dove si è consumato l’omicidio è il negozio “Spendi Bene”, in via Primicello a Copparo, in provincia di Ferrara. Ad aprile la procura aveva chiuso le indagini nei confronti di Cervellati,difeso dall’avvocato Elisabetta Cavedagna.

L’uomo è reo confesso, ristretto in carcere e oggi è imputato per omicidio volontario aggravato nei confronti della Fusi. La famiglia della donna -i genitori, una zia e un cugino – è assistita dall’avvocato Denis Lovison e si costituirà parte civile. A fine 2019 era stata selezionata dalla Fondazione regionale vittime dei reati per ottenere un sostegno economico.

Il comune di Copparo si costituisce parte civile

Anche il Comune di Copparo ha intenzione di costituirsi parte civile nel processo. Lo afferma il sindaco Fabrizio Pagnoni in un post sulla propria pagina Facebook istituzionale.

“Ci stiamo inoltre attivando per costituirci a parte civile in questo processo.” “Inizia il percorso giudiziario per l’assassinio di Cinzia. Nulla la potrà restituire ai suoi affetti e a tutti noi. Ma ci affidiamo alla legge, che contiamo coincida con la giustizia. E speriamo che questo cammino possa rendere un briciolo di pace, o quantomeno un minimo di conforto, ai suoi cari. E un poco di sollievo alla nostra comunità, duramente colpita da questo femminicidio”.

“Allora la collettività copparese si unì intorno alle famiglie coinvolte nella dolorosa vicenda. Abbiamo ancora negli occhi e nel cuore le luci di quella fiaccolata. Le fiammelle che tentavano di rompere il buio in cui siamo improvvisamente precipitati. Il lutto ci ha condotto a una profonda riflessione e il sacrificio di Cinzia ci sta accompagnando nella concreta maturazione di una cultura del rispetto. In cui la violenza di genere deve essere riconosciuta, prevenuta e combattuta, mai ignorata, sottovalutata e dimenticata. Di qui l’importanza dei progetti attivati, con il coinvolgimento dei Comuni dell’Unione e degli studenti, che condurranno all’apertura di uno sportello antiviolenza”.

Mariagrazia Veccaro

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