Flavio Briatore: i virologi rinuncino a tutto il loro stipendio
Flavio Briatore: i virologi rinuncino a tutto il loro stipendio. “Vorrei che tutti i virologi rinunciassero ad un anno di stipendio, poi vediamo se chiudono tutto”. Flavio Briatore, ospiti di Dritto e Rovescio, si esprime così parlando di riaperture, misure e virologi.
“E’ una ripartenza fasulla. Il 50% degli esercizi pubblici non può riaprire. La zona gialla è un giallo scuro, non si può mangiare all’interno dei ristoranti. La percezione è che qualcuno voglia far fallire questo paese.
Si aggiungono errori a errori, è una follia avere il coprifuoco fino al 31 luglio. E che senso ha far chiudere i ristoranti alle 22? Chi è che prenota, poi, la vacanza in Italia sapendo che c’è il coprifuoco?”, dice Briatore.
“Questa estate, in Grecia e in Croazia con il vaccino o con il tampone si può entrare. Gli italiani, che possono fare una vacanza all’estero, partiranno; ma dall’estero non arriverà certamente nessuno.
Vorrei che tutti i virologi rinunciassero ad un anno di stipendio, poi vediamo se chiudono. Il virologo, che ora è diventato una star televisiva, è sempre negativo e vuole chiudere. Gli unici che sopravvivono sono gli statali, con le chiusure ammazzano tutti gli altri”, aggiunge.
Crisanti: “Chi apre si assuma responsabilità dei morti”
“Non ci sono i numeri per riaprire. Questa è una decisione politica, chi fa questa scelta sulle riaperture dovrebbe mostrare i numeri. Chi apre si deve assumere la responsabilità dei decessi che si verificheranno.
Se il governo non ha questi dati, glieli calcoleremo noi. Le misure in atto non sono sufficienti per abbassare la curva”. Il professor Andrea Crisanti si esprime così commentando le misure previste dal decreto riaperture.
“Il pass vaccinale aggiunge l’insulto alla beffa. In Italia ci sono persone che non potevano vaccinarsi e si sono vaccinate. Il pass vaccinale va introdotto quando tutti hanno avuto la possibilità di vaccinarsi”, dice a Piazzapulita.
La riapertura delle scuole, dice Crisanti, è pericolosa anche e soprattutto per quello che avviene fuori dalle classi: “Sui mezzi pubblici bisognerebbe limitare gli accessi, servirebbe la figura del controllore o del bigliettaio che anni fa bloccava gli accessi.
Oppure, si decide che sui bus si sale solo con mascherina Ffp2. Fare tamponi a campione a scuola è sicuramente opportuno. Bisogna capire quali sono le situazioni più rischiose e testare”.
Crisanti stronca anche il pass vaccinale: “Aggiunge l’insulto alla beffa. In Italia ci sono persone che non potevano vaccinarsi e si sono vaccinate. Il pass vaccinale va introdotto quando tutti hanno avuto la possibilità di vaccinarsi”.
Giudizio negativo anche sulla strategia che prevede l’uso di tamponi antigenici. “Stiamo sprecando una montagna di soldi con i tamponi antigenici, che sono meno efficaci. I positivi sono decisamente più numerosi rispetto ai numeri ufficiali.
Nella seconda ondata si faceva affidamento sui tamponi molecolari, ora si fa affidamento sugli antigenici che offrono risultati meno attendibili. In giro ci sono molti falsi negativi”.