Flavio Dimartino, 19 anni, morto in incidente stradale
Il giovane da poco aveva superato i test per entrare a Medicina all'Università di Pavia. Era uno studente che si era distinto anche al liceo Scientifico Fermi
Flavio Dimartino, 19 anni, morto in incidente stradale. Il giovane da poco aveva superato i test per entrare a Medicina all’Università di Pavia. Era uno studente che si era distinto anche al liceo Scientifico Fermi.
Il tragico incidente stradale avvenuto tra venerdì 26 e sabato 27 dicembre ha sconvolto profondamente la comunità di Ragusa, portando via la vita di Flavio Dimartino, un giovane studente di soli 19 anni con un brillante futuro davanti a sé.
L’incidente, avvenuto intorno alle 4:15 sulla strada provinciale 60 in contrada Cisternazzi, ha visto lo scontro violento tra l’auto su cui viaggiava Flavio e un’Alfa Romeo Mito guidata da un ragazzo di 22 anni, rimasto ferito e sottoposto a un delicato intervento chirurgico.
I soccorsi
I soccorsi, con l’intervento dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri, hanno lavorato in condizioni difficili, aggravate dal gelo notturno.
Flavio non era un ragazzo comune: ex studente modello del liceo scientifico “Enrico Fermi”, aveva superato con successo i durissimi test di ammissione alla facoltà di Medicina all’Università di Pavia, incarnando il sogno di diventare medico.
La sua intelligenza e gentilezza erano fonte di ispirazione per molti nella città, che ora si stringe con affetto e dolore attorno alla famiglia, profondamente conosciuta e amata.
La madre lavora nel servizio di gestione delle strisce blu, mentre il padre, all’estero al momento della tragedia, sta rientrando precipitosamente. Questo evento doloroso è un monito potente sulla fragilità della vita e sull’importanza di valorizzare ogni momento e talento.
Flavio rappresentava un esempio luminoso di impegno, passione e speranza: la sua memoria deve spingerci a correre verso i nostri sogni con coraggio e determinazione, trasformando il dolore in energia positiva per costruire un futuro migliore.
La comunità di Ragusa, unita nel cordoglio, è chiamata a onorare la sua eredità continuando a credere nella forza della gioventù e nella possibilità di realizzare cambiamenti straordinari.