Foggia: donna muore durante i soccorsi
I familiari aggrediscono gli uomini del 118 perchè sulle ambulanze non c'era il medico. Sul posto si sono portati gli uomini della Polizia di Stato
Foggia: donna muore durante i soccorsi. I familiari aggrediscono gli uomini del 118 perchè sulle ambulanze non c’era il medico. Sul posto si sono portati gli uomini della Polizia di Stato.
Un episodio grave e purtroppo emblematico ha visto protagonisti alcuni operatori sanitari del 118 a Foggia, che durante un intervento di soccorso a una donna in arresto cardiaco sono stati aggrediti dai familiari della paziente.
Nel tardo pomeriggio del 17 ottobre 2025, il personale sanitario è intervenuto tempestivamente con due ambulanze per tentare di salvare la vita della donna, praticando un massaggio cardiaco continuo per ben 58 minuti, sotto la guida telefonica di un medico della centrale operativa.
Una terza ambulanza, questa volta con il medico a bordo
Nonostante gli sforzi eroici, la paziente non si è ripresa e nel frattempo è arrivata una terza ambulanza con un medico a bordo.
La reazione dei parenti, però, è stata di rabbia e frustrazione, sfociata in minacce e nel lancio di oggetti contro le prime due ambulanze, causando danni ingenti e mettendo fuori uso uno dei mezzi di soccorso.
Sei sanitari, tra medici, infermieri e soccorritori, hanno riportato una prognosi di dieci giorni per stress emotivo. La polizia è intervenuta prontamente per riportare la calma e tutelare la sicurezza degli operatori.
Questo episodio mette in luce non solo la dedizione e il coraggio del personale sanitario, che ogni giorno lotta per salvare vite in condizioni spesso difficili, ma anche l’importanza di sostenere e proteggere chi si impegna con passione e professionalità nel soccorso.
È un richiamo a tutta la società per riconoscere e valorizzare il lavoro degli operatori sanitari, affinché possano continuare a fare la differenza con energia e fiducia, ispirando un cambiamento positivo e un futuro migliore per tutti.