Foggia: Mega discarica per rifiuti speciali in arrivo

Redazione
Foggia: Mega discarica per rifiuti speciali in arrivo

Foggia: Mega discarica per rifiuti speciali in arrivo. Non si è ancora conclusa l’incresciosa vicenda di Giardinetto che si apre una nuova ferita nel territorio di Foggia.

In Località Posta Rivolta, a oltre 10 km di distanza dal centro della città, la Fer.Live ha avviato la pratiche per la realizzazione una discarica di rifiuti non pericolosi.

In merito a questa eventualità, l’Arci in unione con il circolo Gaia di Legambiente si scagliano contro lo stesso Comune di Foggia.

Il pericoloso smaltimento di rifiuti.

L’impianto prevede lo smaltimento di rifiuti prodotti dalle attività industriali, commerciali e artigianali e dagli impianti di compostaggio.

Oltre a fanghi sottoposti a trattamento preventivo di stabilizzazione e rifiuti non pericolosi come scarti e sovvalli provenienti dagli impianti di trattamento meccanico e biologico dei rifiuti urbani.

Le ampie dimensioni dell’area interessata.

La superficie interessata dal progetto di discarica, si estende complessivamente per quasi 8 ettari divisa in due lotti.

Il volume complessivo del bacino di discarica è pari a circa 816.670 mc., la volumetria della discarica è di 650.000 mc., con lo smaltimento di 80.000 t/anno di rifiuti per 8 anni circa.

Le preoccupazioni ambientali ed economiche.

La presenza della discarica nella zona desta forti preoccupazione tra gli operatori commerciali e agricoli per le ricadute ambientali ed economiche.

Alcune attività di ristorazione non si gioverebbero del fatto di “confinare” con la discarica e così come dannoso sarebbe per le attività agricole dei tanti poderi operativi nelle vicinanze, soprattutto biologiche.

La vicinanza al torrente Cervaro.

L’area interessata è molto vicina al S.I.C. (Sito di importanza Comunitaria) Valle del Cervaro, Bosco dell’Incoronata ed al Parco Regionale dell’Incoronata.

Il torrente Cervaro che scorre nelle vicinanze del sito è l’indispensabile linfa vitale del bosco dell’Incoronata, oltre a condizionare gli apporti idrici dalla zona.

La vicinanza ai bozzi d’acqua potabile.

Quello che maggiormente preoccupa è la presenza di molti pozzi utilizzati per acqua potabile e per l’irrigazione, eventuali sversamenti di percolato e di altre sostanze tossiche creerebbero danni irreversibili.

I danni alla viabilità stradale.

A questi già alti rischi, si aggiunge il problema della viabilità esistente che non sarà in grado di sostenere il notevole traffico pesante dei rifiuti che verranno trasportati.

Le conseguenze saranno perciò problemi viabilità e di inquinamento atmosferico, assieme al sicuro aumento di incidenti stradali.

Secondo le due organizzazioni a tutela del territorio pugliese:

“La società proponente è la Fer.Live Srl , la stessa società che con altro rappresentante legale, ha cercato di realizzare una Piattaforma integrata per il trattamento e recupero di metalli da rifiuti con annessa discarica, in agro di Bitonto, contrada Colaianni bloccata dal Consiglio di Stato.”

“Che ha avviato la procedura di VIA presso la Provincia Bat- Trani per la realizzazione di una discarica di rifiuti speciali non pericolosi da ubicare in contrada “Caracca” a Trani, che sta incontrando numerose difficoltà dato che la Commissione Ambiente della provincia Bat- Trani si è già espressa in maniera negativa.”

“Questa discarica va ad aggiungersi alle altre e quindi un ulteriore impianto dannoso per la salute e per l’ambiente che contribuirà a degradare il paesaggio.”

“Che è il valore “primario” e di “morfologia del territorio” per i contenuti ambientali e culturali che contiene. La cui tutela trova espressione diretta nei piani territoriali a valenza ambientale e nei piani paesaggistici redatti dalle regioni.”

Mariagrazia Veccaro

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