Foggia: muore dopo una coltellata al braccio

Redazione
Foggia: muore dopo una coltellata al braccio

Foggia: muore dopo una coltellata al braccio. Un cittadino nigeriano di 30 anni è morto questa mattina dopo essere ferito con una coltellata ad un braccio durante un litigio avvenuto tra le baracche del ghetto di Borgo Mezzanone.

L’insediamento abusivo sorto nelle campagne di Foggia e dove attualmente vivono circa duemila migranti impegnati nei campi del Tavoliere per la raccolta del pomodoro.

Secondo quanto ricostruito dalla polizia la vittima, dopo essere stata accoltellata, è trasportata da altri migranti alla postazione del 118 che si trova all’interno nel vicino Cara.

Lì però il medico non ha potuto far altro che constatare il decesso. Gli investigatori e il medico legale dovranno accertare se la ferita al braccio abbia reciso un’arteria causando una emorragia risultata letale, o se la morte sia stata provocata da altra causa.

Gli agenti di polizia stanno sentendo numerosi ospiti del ghetto per cercare di risalire all’autore dell’aggressione e al movente del litigio. Al momento non stanno incontrando nessuna reticenza.

Bari, evasione fiscale: confiscati ville e yacht a imprenditore caseario

Beni del valore di circa 2,5 milioni di euro sono confiscati dalla Guardia di Finanza a un imprenditore di Gioia del Colle (Bari), il 52enne Pasquale Cinieri, operante nel settore lattiero-caseario.

La confisca, disposta dal Tribunale di prevenzione di Bari, riguarda una lussuosa villa con piscina e piccolo parco privato annesso a Gioia del Colle, una prestigiosa unità abitativa nel Comune di Policoro (Matera).

Inoltre, una imbarcazione di 12 metri e disponibilità bancarie. Il tribunale ha disposto anche la misura di prevenzione della sorveglianza speciale per 18 mesi, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza.

Gravi evasioni fiscali

Cinieri, con precedenti di polizia per reati tributari e in materia fallimentare, tra il 2009 e il 2019, quale amministratore e socio di fatto di diverse società intestate a prestanome, si sarebbe reso responsabile di gravi evasioni fiscali e del fallimento di alcune società.

Le indagini patrimoniali hanno inoltre evidenziato che l’imprenditore avrebbe acquisito direttamente, per il tramite del coniuge e delle società controllate, beni di ingente valore; come le due prestigiose ville e lo yacht modello Prestige 42 Fly, ora oggetto di confisca.

Pur non disponendo di adeguate fonti economiche di origine lecita. L’imprenditore, «ritenuto fiscalmente pericoloso» spiegano i finanzieri, è sottoposto dal gennaio scorso alla misura cautelare degli arresti domiciliari; nell’ambito di un altro procedimento nel quale risponde di concorso in bancarotta fraudolenta.

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