Fontana: “Bar pieni una follia, se virus riparte chiudiamo”

Redazione
Fontana: “Bar pieni una follia, se virus riparte chiudiamo”

Fontana: “Bar pieni una follia, se virus riparte chiudiamo”. “Credo che i rischi possano derivare dalle piccole follie che ogni tanto la gente fa. Credo che alcune foto di bar pieni di gente che fa l’aperitivo l’uno attaccato all’altro, le foto di qualche città lombarda con la gente accalcata nelle vie, sono comportamenti che non ci possiamo permettere, perché rischiano di farci ritornare indietro.

Rischiano di rovinare anche l’economia, perché se qualche ripartenza preoccupante del virus dovesse verificarsi, saremo ricostretti a chiudere anche le attività economiche”. Lo ha detto il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, in collegamento con ‘Aria Pulita’ su 7 Gold.

“Quindi – ha spiegato il governatore lombardo – è un messaggio che lancio ai cittadini, ma anche agli esercenti: se avete troppa gente che si accalca nel vostro bar non lasciatela più entrare, fateli uscire, non serviteli, perché se no è un disastro per la Lombardia ma è un disastro anche maggiore per voi perché saremo ricostretti a chiudere”.

I dati

Quanto ai dati di oggi, ha osservato ancora Fontana, “non sono ancora arrivati. Posso dire che quelli di ieri erano sicuramente in linea con quelli della settimana precedente e dei giorni precedenti, quindi buoni, tendenti al miglioramento.

Dobbiamo attendere

Adesso dobbiamo aspettare quelli che arriveranno nei prossimi giorni, che oltretutto rappresentano già la fase della riapertura post 4 maggio, quando abbiamo un po’ allentato. Quindi saranno estremamente importanti”. “Come ho ribadito, il futuro e i risultati arriveranno nel caso di un comportamento che deve continuare a essere serio e saggio dei nostri cittadini”, ha detto ancora.

Le accuse

“Leggo che una delle accuse che si fanno è l’indebolimento della medicina territoriale. Io non credo – ha aggiunto il governatore – che si possa fare quest’accusa, ma non sono in grado di dire nemmeno il contrario, perché la medicina territoriale non ha avuto la possibilità neanche di mettersi alla prova.

Quando il virus è emerso, era talmente sviluppato e talmente diffuso che la medicina è stata travolta da questa onda di contagi con persone gravi, che non potevano essere assistite nelle proprie abitazioni. Rivedremo, rivaluteremo e cercheremo di capire se ci sono state delle mancanze e nel caso interverremo per modificare. Sperando di avere le risorse anche per implementare i nostri dipendenti”.

Poi, parlando delle risorse stanziate dal governo per la sanità regionale, Fontana ha sottolineato. “Credo che si debba innanzitutto capire quante saranno le risorse che verranno trasferite, perché sicuramente una parte di potenziamento lo potremo realizzare. Ma se ci saranno quelle risorse che negli ultimi anni sono state indistintamente tagliate da tutti i governi che si sono succeduti”.

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