Francesco Occhiuto, 30 anni, non ce l’ha fatta: è morto
Il figlio del senatore Mario Occhiuto era precipitato dall'ottavo piano nell'appartamento in cui viveva, in via Marconi a Cosenza
Francesco Occhiuto, 30 anni, non ce l’ha fatta: è morto. Il figlio del senatore Mario Occhiuto era precipitato dall’ottavo piano nell’appartamento in cui viveva, in via Marconi a Cosenza.
Francesco Occhiuto, figlio del senatore e già sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, e nipote del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, è deceduto questa notte.
Il giovane trentenne, dottorando in Psicologia, è stato ricoverato all’ospedale “Annunziata” in condizioni critiche dopo una caduta dall’ultimo piano della sua abitazione in viale Mancini, nel cuore di Cosenza.
Inizialmente, era stato preso in considerazione un trasferimento d’urgenza a Catanzaro con elisoccorso, ma la gravità della situazione ha portato i medici a tentare la rianimazione sul posto, impiegando la ventilazione meccanica assistita.
La salma è stata trasferita all’obitorio di Cosenza
Purtroppo, tutti gli sforzi si sono rivelati vani. La salma si trova ora all’obitorio di Cosenza, disponibile per l’indagine dell’autorità giudiziaria.
Il pubblico ministero Mariangela Farro della Procura di Cosenza sta esaminando ogni dettaglio per chiarire le circostanze del tragico evento.
Il giovane era il più grande dei tre figli dell’ex sindaco di Cosenza. Sulla sua morte sono in corso gli accertamenti della polizia di Stato, ma non ci dovrebbero essere dubbi sulla volontarietà del gesto compiuto da Occhiuto.
La comunità di Cosenza è profondamente colpita e sui social sono comparsi numerosi messaggi di supporto e cordoglio rivolti alla famiglia del senatore.
Antonio Tajani, leader di Forza Italia, ha espresso la sua vicinanza su X con queste parole: «Con tutta Forza Italia fraternamente vicino a Mario Occhiuto per la tragica scomparsa del figlio.
In questo difficilissimo momento ci raccogliamo in preghiera affinché il suo immenso dolore sia più lieve. Un pensiero affettuoso rivolgo anche all’amico Roberto e a tutta la famiglia Occhiuto».
