Franco Di Mare: Chiudere #Cartabianca? “Fossi matto…”

Redazione
Franco Di Mare: Chiudere #Cartabianca? “Fossi matto…”

Franco Di Mare: Chiudere #Cartabianca? “Fossi matto…”. Dibattito acceso in commissione di Vigilanza sulla Rai dove in serata c’è stato il seguito dell’audizione del direttore di Rai3, Franco Di Mare, accompagnato per l’occasione (un po’ a sorpresa) dal vicedirettore – e conduttore di Report – Sigfrido Ranucci.

Di Mare in premessa ha annunciato che questa estate nella serata di Rai3 potrebbe arrivare un programma d’informazione e approfondimento. Quindi ha sgombrato il campo dalle voci che in questi giorni raccontavano di una chiusura del programma #Cartabianca.

“Fossi matto – ha allargato le braccia -, non ci penso proprio. Non mi ha mai sfiorato un’idea del genere. È un asset della Rete da tempo, è un programma formidabile condotto fa una conduttrice straordinaria.

Chiedo solo che il mio lavoro sia rispettato – ha aggiunto riferendosi alle interviste rilasciate da Bianca Berlinguer sul caso Corona – e siano rispettati ruoli e competenze. E mi sembra una richiesta accettabile”.

Quello della Berlinguer “è un programma magnifico – ha aggiunto – che fa da argine in una giornata in cui non manca la concorrenza nell’informazione. Una grande firma e resterà fino a quando vorrà il suo programma”.

IL CASO CORONA

Poi Di Mare, sollecitato sull’argomento, è tornato sull’esclusione di Mauro Corona dal programma della Berlinguer. Ha ricordato il comportamento non consono tenuto in video dallo scrittore che viola il codice etico e il contratto di servizio.

E ha ribadito che la decisione di tenerlo fuori è concordata con l’ad Fabrizio Salini. “Non è una questione personale”, ha aggiunto Di Mare, che poi però ha affondato il colpo, probabilmente infastidito dal fatto che Corona ha reso noto un suo sms.

“Ha problemi veri con l’alcol, andrebbe accompagnato in un percorso di recupero. Voleva imporre il suo rientro alle sue condizioni”. Quindi la dichiarazione finale: “Se l’azienda dice che può tornare non ho problemi, sono un soldato”.

DI MARE SENZA FRONTIERE

Non sono mancate le domande scomode per il direttore di Rai3 a San Macuto. Qualcuno gli ha chiesto perché conduca il programma Frontiere, che si pensava dovesse passare a Gianluca Semprini, nonostante una circolare Rai vieti ai direttore di andare in video.

“Conduco Frontiere perché è un programma che ho pensato e ideato quattro anni fa… se lo conduco è perché c’è una deroga dell’amministratore delegato… non percepisco un centesimo in più per la conduzione e dopo 30 anni di video la mia visibilità non ha certo bisogno di 50 minuti al sabato pomeriggio”.

TEMPESTA REPORT

La parte più difficile dell’audizione, infine, è quella su Report, il programma d’inchieste di Rai3. E per questo serviva il rinforzo di Ranucci… “Non ha la scorta ma vive sotto tutela da undici anni”, ha ricordato Di Mare guardando al suo vice.

Quello di Report – ha aggiunto il direttore – è un “giornalismo investigato premiato in tutta in Europa”. “Mai perso una causa”. “Un baluardo del giornalismo e di democrazia”. Quindi l’assunzione di responsabilità editoriale.

“Tutte le inchieste sono condivise con Rai3”. “Inchieste che dal 2011 hanno riguardato tutti i partiti, nessuno escluso, senza tesi precostituite. Accusare di manipolazione il programma è gravissimo, vuol dire infangarne autorevolezza e credibilità”.

Dal canto suo Ranucci ha spiegato i tagli alla puntata con Giorgia Meloni, è tornato sulla mail del collega di Rai2 Alessandro Giuli, sulla rettifica del governatore Marco Marsilio, e sulla partnership con consorzio – che è gratis e “motivo di orgoglio”.

Quindi, tra le proteste di parte dei commissari, la chiosa: Report è il “romanzo dei fatti”. “Le cause posso impegnarmi a vincerle non ad impedire che me le facciano. Intanto la politica potrebbe approvare una legge che impedisca le querele temerarie”. Amen… (fonteadginforma.it)

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