Fratricidio in Valle Caudina: gli ha tagliato la testa con l’accetta

Questo raccapricciate particolare è emerso in queste ore nell'efferato delitto compiuto stamattina a Pannarano, in provincia di Benevento

Redazione
Fratricidio in Valle Caudina: gli ha tagliato la testa con l’accetta

Fratricidio in Valle Caudina: gli ha tagliato la testa con l’accetta. Questo raccapricciate particolare è emerso in queste ore nell’efferato delitto compiuto stamattina a Pannarano, in provincia di Benevento.

L’accetta è stata l’arma scelta per separare la testa dal corpo del fratello. Sono emersi ulteriori dettagli spaventosi sul brutale fratricidio a Pannarano, in provincia di Benevento.

Una vicenda che ha sconvolto il piccolo centro e l’intera Valle Caudina. I protagonisti di questa triste storia sono i fratelli Benito e Annibale Miarelli. Il primo, di 57 anni, ha ucciso il fratello di quasi 70 anni.

Oltre all’omicidio in sé, si è scoperto che Benito ha decapitato Annibale, aggiungendo un macabro dettaglio all’orrendo crimine. Inizialmente si era ipotizzato che l’assassino avesse usato un coltello per decapitare il fratello.

I colpi di accetta

Tuttavia, sembra che non sia stato così. Il quasi 70enne è stato privato della testa con colpi di accetta. Subito dopo questo barbarico omicidio, Benito ha lanciato la testa dal balcone e un passante ha chiamato la stazione dei carabinieri di Montesarchio.

L’omicida ha aspettato gli uomini dell’Arma davanti alla sua abitazione di via Piano. I motivi che hanno spinto all’omicidio non sono ancora chiari. Probabilmente Benito soffriva di qualche disturbo psichico.

Sembra che, prima dell’omicidio, i due fratelli abbiano avuto ancora una volta una lite. Annibale, dopo la morte della moglie e del figlio, era tornato a Pannarano da Roma per vivere nella casa di famiglia.

Dopo l’alterco, sembrava che le acque si fossero calmate e il fratello quasi settantenne si fosse coricato, pensando che fosse tutto finito. Purtroppo, non era così.

Benito ha preso un’ascia e ha colpito ripetutamente il fratello nel letto fino a decapitarlo. I carabinieri, una volta entrati nella casa di via Piano, si sono trovati di fronte a un vero e proprio orrore cinematografico. Solo che il sangue era dannatamente vero.

Attualmente, Benito è detenuto nel carcere di Contrada Capodimonte a Benevento, mentre il cadavere decapitato del fratello Annibale è stato portato all’obitorio dell’ospedale San Pio di Benevento in attesa dell’autopsia.

Forse si riuscirà a ricostruire esattamente come sono andate le cose, ma le vere ragioni rimarranno per sempre nella mente di un uomo, una mente offuscata per un momento e affondata nell’orrore.

  •  

Redazione

La redazione de L'inserto, articoli su cronaca, economia e gossip

Modifica le impostazioni GPDR