Freddo e neve. Il maltempo frena la primavera

Redazione
Freddo e neve. Il maltempo frena la primavera

Freddo e neve. Il maltempo frena la primavera. Ultimo colpo di coda dell’inverno in questo primo weekend di aprile. Un weekend all’insegna del maltempo e del ritorno della brutta stagione sull’Italia con piogge, temporali, grandine, vento di burrasca e nevicate anche a bassa quota.

Per la giornata di oggi il dipartimento della Protezione civile aveva emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse, mentre in sette regioni è stata estesa l’allerta gialla anche per domani. Le temperature sono in calo in tutta la penisola, in particolare in alcune aree del Centro.

Precipitazioni intense sono state registrate sulla Campania meridionale e i settori tirrenici di Basilicata e Calabria settentrionale. Temporali anche su Liguria di Levante, Alta Toscana, Lazio centro-meridionale, Sardegna, resto di Campania e Basilicata occidentale, Calabria tirrenica centrale, Alpi di Veneto e Friuli Venezia Giulia, con quantitativi da deboli a moderati.

Nevicate

Possibili nevicate al di sopra dei 600-800 metri su regioni settentrionali, Sardegna e su tutte le regioni tirreniche e le zone interne del Centro-Sud peninsulare, in locale abbassamento fino a 400m al Centro e sulla Sardegna, con apporti al suolo generalmente moderati, localmente abbondanti sulle Alpi orientali.

Venti forti su Sardegna, Sicilia, Liguria e zone tirreniche. Sabato di neve, in Abruzzo. A L’Aquila e in diversi comuni della provincia, (al di sopra dei 500-700 metri) strade imbiancate ma senza particolare disagi.

Risveglio con le cime imbiancate anche in Sardegna, in provincia di Oristano. La neve è caduta sul Montiferru, nel Barigadu, su alcune zone del Monte Arci e del Grighine.

A Santu Lussurgiu neve sui monti e anche sui tetti in paese, ma durante la mattinata il sole che riusciva ogni tanto a trovare un varco tra le nuvole l’ha sciolta alle quote più basse. Su gran parte dell’Oristanese le temperature hanno subito un calo considerevole.

Neve anche nel Nuorese

Inizio di aprile con la neve anche nel Nuorese. Le precipitazioni sono iniziate nella notte e sono continuate nelle prime ore del mattino. Anche nel capoluogo barbaricino, dopo una spolverata notturna, una fitta nevicata si è abbattuta a partire dalle otto, per poi diminuire gradualmente d’intensità.

Non sono stati registrati particolari disagi per la circolazione. A Fonni, il paese più in alto della Sardegna, la situazione è sotto controllo: nel centro abitato si sono depositati circa cinque centimetri di neve e i disagi alla viabilità sono lievi.

Neve in Liguria

Temperature in picchiata e neve anche a pochi metri dalla costa in Liguria. Nevica dalla scorsa notte e i fiocchi hanno imbiancato le alture intorno alla Spezia. Nevicata anche in Val di Vara con qualche centimetro accumulato nelle zone più alte.

I fiocchi hanno sorpreso anche la gara podistica Sciacchetrail, in corso alle Cinque Terre, con circa 300 partecipanti tra i quali anche il regista del cartone ‘Luca’ della Disney, nomination all’Oscar, Enrico Casarosa. La “dama bianca” ha baciato anche le alture di Genova, tornando a Santo Stefano d’Aveto. Qualche fiocco vista mare a Montallegro, sulle alture di Rapallo.

Toscana

Ondata di freddo anomalo in provincia di Grosseto e in particolar modo il monte Amiata, dove in vetta il termometro è eccezionalmente sceso sotto lo zero. Questo ha comportato anche una nevicata fuori stagione nei paesi che si trovano lungo le pendici del monte, sia sul versante senese che su quello grossetano.

Particolarmente visibile il fenomeno nella zona che va dalle Macinaie fino alla vetta dell’Amiata dove è caduto fino a mezzo metro di neve. Erano anni che non si verificavano nevicate sul comprensorio dell’Amiata a primavera inoltrata.

La prevista ondata di maltempo, comunque, non ha fatto registrare particolari dosagi. Le condizioni meteo, però, continuano a mettere sotto pressione il mondo dell’agricoltura.

Tempeste accompagnate dalla grandine, infatti, si sono abbattute a macchia di leopardo provocando danni incalcolabili nelle campagne dove negli orti si raccolgono le primizie e le piante da frutto si trovano in piena fioritura.

Fenomeno spinto da inverno secco con 1/3 in meno di pioggia e bollente che dal punto di vista climatologico ha fatto registrare in Italia una temperatura media superiore di 0,49 gradi.

Coldiretti

È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dell’allerta della Protezione civile per la violenta ondata di maltempo con tetti divelti, case crollate, strade interrotte e alberi abbattuti.

Dopo mesi di siccità, la grandine è l’evento più pericoloso nelle campagne per i danni irreversibili che provoca nei campi poiché distrugge le colture già pronte alla raccolta in campo ma anche i fiori sulle piante che di conseguenza non potranno produrre la frutta estiva.

In Piemonte le grandinate con chicchi grandi come noci hanno colpito in più aree della regione. I tecnici della Coldiretti sono al lavoro in tutto il territorio per la stima dei danni nelle aziende agricole ai frutteti in fiore come i ciliegi; ai campi seminati a cereali; fino ai prati destinati alla produzione di foraggio ricoperti da alcuni centimetri di ghiaccio misto a neve.

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