Frosinone, arrestata la sorella del boss Michele Zagaria

Redazione
Frosinone, arrestata la sorella del boss Michele Zagaria

Frosinone, arrestata la sorella del boss Michele Zagaria. Arrestata Elvira Zagaria, sorella del boss dei Casalesi Michele. Gli agenti della Questura di Frosinone, insieme ai militari del comando provinciale della Guardia di Finanza hanno eseguito un’ordinanza di custodia in carcere per Elvira Zagaria.

La sorella del boss dei Casalesi, Michele Zagaria, era divenuta il leader dell’omonimo clan camorristico a seguito dell’arresto del fratello; figura di spicco della criminalità organizzata, sottrattosi per anni alle ricerche delle forze di polizia e della Magistratura.

L’operazione si è svolta con il supporto di un elicottero della Polizia e di unità cinofile “cercavaluta” della Guardia di Finanza.

Gravata da numerosi precedenti, nel 2015 era arrestata insieme ad altri esponenti del clan per il reato di associazione di stampo mafioso, in quanto coinvolta nell’operazione che ha consentito di far luce sulle infiltrazioni del clan Zagaria anche nella gestione degli appalti ospedalieri di Caserta.

Operazione culminata con l’emissione di ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 24 persone e con sequestri di beni per milioni di euro.

Nel corso dell’operazione era emerso il ruolo centrale svolto da Elvira Zagaria. A lei era toccato il compito di gestire i capitali del clan.

Il 28 marzo 2019 la Zagaria è condannata con sentenza di secondo grado della Corte d’Appello di Napoli alla pena di anni 7 di reclusione per il reato di associazione di stampo mafioso.

Agli arresti domiciliari in una lussuosa villa

Reclusa presso la casa circondariale di Messina, a seguito di specifica istanza il 31 maggio dello scorso anno aveva ottenuto gli arresti domiciliari in una lussuosa villa di Boville Ernica (Fr).

Il provvedimento arriva dopo le indagini condotte dalla Finanza che hanno svelato la presenza di un’uscita riservata utilizzabile per eventuali fughe; ovvero per ricevere visite all’interno dell’abitazione in modo occulto.

E’ infatti documentata in una circostanza la presenza nell’immobile di un altro affiliato al medesimo clan. Proveniva dalle stesse zone geografiche della Zagaria e gravato da specifici pregiudizi di polizia in materia di associazione di stampo mafioso.

Sulla base di questi elementi è richiesta e ottenuta dalla Corte di Appello di Napoli l’aggravamento della misura cautelare; in forza della quale la detenuta sarà reclusa presso la casa circondariale di Rebibbia.

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