Fumi marijuana? Considera di smettere (anche per Covid)

Redazione
Fumi marijuana? Considera di smettere (anche per Covid)

Fumi marijuana? Considera di smettere (anche per Covid). Le statistiche, quantomeno nei Paesi dove è ammesso l’uso ricreativo della marijuana, denunciano una crescita del consumo di questa sostanza.

Sarà la noia, sarà la comprensibile ansia, sta di fatto che in tempi di lockdown il fenomeno in molte zone è in aumento. Ma ci sono alcune cose da sapere delle quali si sono occupati i ricercatori del National Institutes on Health, stilando preziose linee guida che sollecitano necessarie riflessioni.

Effetti dello spinello

Il primo punto è che gli effetti sulla salute respiratoria dello spinello sono indubbi e nel caso di una polmonite da Coronavirus è intuibile che un fumatore sia più vulnerabile. Non è facile esaminare separatamente gli effetti della cannabis e quelli del fumo di tabacco, ma è certo che il fumo di cannabis, come quello di sigaretta, sia associato a un deterioramento dei parametri spirometrici.

Il secondo punto è la difficoltà di diagnosi e il maggior rischio di confusione per un medico: è facile infatti che il fumatore di cannabis conviva con una tosse molto simile a quella che caratterizza il Covid-19.

È molto importante dunque la sincerità con il proprio medico, che deve essere a conoscenza delle abitudini e degli stili di vita, per capire e interpretare al meglio i segnali preoccupanti. Soprattutto di fronte a un virus che non si conosce ancora a sufficienza e che si può manifestare in modalità differenti.

Il lockdown è una condizione particolare anche per la salute mentale, soprattutto in alcuni contesti e condizioni. Da una prospettiva psichiatrica dunque l’uso di cannabis in pazienti con disturbo bipolare, a rischio psicosi o con problemi di ansia sociale può rivelarsi ancora più pericoloso. Anche se non si contrae il Covid-19. (Fonte corriere.it)

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