Gabriele Davolio, 69 anni, ucciso da due calabroni
E' stato uno choc anafilattico a togliere la vita all'uomo che stava tagliando dei rami di un albero insieme al figlio a Novellara, in provincia di Reggio Emilia
Gabriele Davolio, 69 anni, ucciso da due calabroni. E’ stato uno choc anafilattico a togliere la vita all’uomo che stava tagliando dei rami di un albero insieme al figlio a Novellara, in provincia di Reggio Emilia.
Un tragico evento ha visto la morte di Gabriele Davolio, 69 anni, residente a Novellara, a causa di uno shock anafilattico provocato da punture di calabroni.
L’uomo stava effettuando lavori di manutenzione esterna, tagliando i rami di una pianta da cui il giorno precedente era stato rimosso un nido di insetti utilizzando delle fiamme.
Tuttavia, alcuni insetti erano rimasti nella zona e lo hanno punto provocandogli uno shock anafilattico, probabilmente aggravato da problemi cardiaci preesistenti.
Allertati i soccorsi dai familiari
Presenti sul luogo i familiari che hanno allertato i soccorsi, i quali sono intervenuti con un’ambulanza e personale medico. Nonostante le cure immediate, inclusa la rianimazione e il tentativo di intubazione, Davolio non ha ripreso conoscenza ed è deceduto.
Non sono stati richiesti ulteriori accertamenti medico-legali poiché la causa del decesso è stata identificata come naturale, dovuta allo shock anafilattico.
Il corpo è stato trasferito alla camera mortuaria e i funerali sono stati programmati per domani, venerdì 26 settembre. L’uomo lascia la moglie Angela, i figli Walter, Giovanni e Lucia, il fratello Alberico e altri parenti.
L’episodio evidenzia i rischi associati a reazioni allergiche gravi e alla possibile complicazione di condizioni cardiache durante interventi all’aperto in presenza di insetti pericolosi.