Gardolo: incidente stradale un morto e tre feriti

Redazione
Gardolo: incidente stradale un morto e tre feriti

Gardolo: incidente stradale un morto e tre feriti. Tragedia della strada, questa sera, a Gardolo di Trento. Un uomo ha perso la vita in seguito a uno schianto che ha coinvolto tre automobili sulla statale 12 del Brennero.

L’allarme è scattato poco prima delle 21. Il violento scontro è avvenuto in via Bolzano, in direzione centro città, poco oltre lo svincolo di Gardolo, all’altezza dell’incrocio con via Noce, dove la carreggiata è a doppia corsia.

Sul posto, allertato, è sopraggiunto immediatamente il personale di Trentino Emergenza, coadiuvato dai vigili del fuoco, per portare i primi soccorsi. Oltre alla persona deceduta, ne risultano altre due ferite: un giovane di 21 anni e un uomo di 59 anni.

Al momento non è nota l’età dell’uomo che ha perso la vita nel tragico scontro

La dinamica dell’incidente al momento non è chiara ed è oggetto di indagini a cura della polizia locale di Trento che nel luogo dello schianto ha ricevuto anche il supporto di una pattuglia della guardia di finanza.

La ragazza aggredita e uccisa da un branco di cani

Quindici anni di reclusione. E’ la richiesta avanzata dal sostituto procuratore di Catanzaro Irene Crea nei confronti di Pietro Rossomanno, pastore di Satriano, di 46 anni, accusato di omicidio colposo per la morte di Simona Cavallaro.

La ventenne che il 26 agosto 2021, nella pineta Monte Fiorino a Satriano, è attaccata e uccisa da un branco di cani posti a guardia del gregge di proprietà del quarantaseienne. L’uomo è anche accusato di introduzione ed abbandono di animali in fondo altrui, invasione di terreni e pascolo abusivo.

Il pm ha invocato anche 8 anni di reclusione e 100 euro di multa nei confronti di Maria Procopio, madre di Rossomanno, accusata di invasione e occupazione abusiva dei terreni.

Questo perché, secondo gli inquirenti, in un terreno in località Cantone a Satriano è stato rinvenuto un fabbricato rurale adibito ad azienda zootecnica e a civile abitazione intestato a Rossomanno, in cui madre e figlio vivevano.

Il processo davanti al gup Sara Merlini proseguirà il 9 maggio, quando saranno sentite le parti civili e le difese. Rossomanno e la madre sono difesi dall’avvocato Vincenzo Cicino.

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